
Una nuova ricerca condotta nell’ambito dello studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) e pubblicata su The Lancet Regional Health – Europe evidenzia un’associazione diretta tra il consumo di alimenti ultra-processati e un aumento del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2, dal titolo “Consumo alimentare in base al grado di lavorazione degli alimenti e rischio di diabete mellito di tipo 2: un’analisi di coorte prospettica dell’indagine prospettica europea su cancro e nutrizione (EPIC)”.
Analizzando i dati di oltre 330.000 adulti provenienti da otto Paesi europei (Norvegia e Grecia sono state escluse in quanto non sono stati accertati casi di diabete mellito di tipo 2), di età compresa tra 35 e 70 anni, i ricercatori hanno classificato gli alimenti consumati in base al loro livello di trasformazione, secondo la classificazione NOVA. I risultati mostrano che una maggiore percentuale di calorie derivanti da cibi ultra-processati — come snack confezionati, piatti pronti e bevande zuccherate — è associata a un incremento del 17% del rischio di diabete di tipo 2 per ogni aumento del 10% nella quota energetica da questi alimenti.
Tale associazione si è rivelata indipendente dalla qualità complessiva della dieta, indicando che non è solo la composizione nutrizionale, ma anche il livello di trasformazione a incidere sul rischio.
Gli autori sottolineano la necessità di politiche alimentari e strategie di sanità pubblica volte a ridurre il consumo di prodotti ultra-processati per prevenire le malattie metaboliche nella popolazione europea.