
Per la prima volta a livello globale l’obesità tra bambini e adolescenti (5-19 anni) ha superato il sottopeso.
A rivelarlo è il nuovo rapporto UNICEF “Feeding Profit: How Food Environments are Failing Children”, basato su dati di oltre 190 Paesi.
Dal 2000 al 2022 il sottopeso è sceso dal 13% al 9,2%, mentre l’obesità è passata dal 3% al 9,4%.
Oggi circa 188 milioni di giovani vivono con obesità, ovvero 1 su 10, e complessivamente 391 milioni sono in sovrappeso. L’obesità prevale in tutte le regioni del mondo, eccetto Africa Subsahariana e Asia Meridionale.
In Italia il sovrappeso è calato dal 32% nel 2000 al 27% nel 2022, mentre l’obesità resta stabile al 10% e il sottopeso è raddoppiato dall’1% al 2%.
UNICEF sottolinea che ambienti alimentari malsani – caratterizzati da junk food, bevande zuccherate e marketing aggressivo – stanno condizionando la salute dei più giovani. L’organizzazione chiede misure urgenti: regole più severe sulla pubblicità, politiche fiscali che favoriscano cibi sani, etichettatura chiara e divieto di alimenti poco salutari nelle scuole.
Ad esempio, in un sondaggio globale condotto lo scorso anno su 64.000 giovani di età compresa tra i 13 e i 24 anni provenienti da oltre 170 paesi attraverso la piattaforma U-Report dell’UNICEF, il 75% degli intervistati ha ricordato di aver visto pubblicità di bevande zuccherate, snack o fast food nella settimana precedente e il 60% ha affermato che le pubblicità hanno aumentato il loro desiderio di consumare tali alimenti. Anche nei paesi colpiti da conflitti, il 68% dei giovani ha dichiarato di essere stato esposto a queste pubblicità.
Senza interventi per prevenire la diffusione del sovrappeso e l’obesità tra i bambini e le bambine, i paesi potrebbero dover affrontare un impatto sanitario ed economico che supererebbe, ad esempio, i 210 miliardi di dollari in Perù, a causa dei problemi di salute legati all’obesità. Entro il 2035, l’impatto economico globale del sovrappeso e dell’obesità dovrebbe superare i 4.000 miliardi di dollari all’anno.
Per trasformare gli approcci alimentari e garantire che i bambini abbiano accesso a diete nutrienti, l’UNICEF invita i Governi, la società civile e i partner ad agire con urgenza:
- Attuando misure obbligatorie di ampia portata per migliorare il contesto alimentare dei bambini, tra cui l’etichettatura dei prodotti alimentari, restrizioni alla commercializzazione dei prodotti alimentari, tasse e sussidi alimentari.
- Attuando iniziative di cambiamento sociale e comportamentale che diano alle famiglie e alle comunità la possibilità di richiedere un contesto alimentare più sano.
- Vietando la fornitura o la vendita di alimenti ultra-processati e cibi-spazzatura nelle scuole e proibendo la commercializzazione e la sponsorizzazione di tali prodotti alimentari nelle scuole.
- Stabilendo rigide misure di salvaguardia per evitare che l’industria alimentare dei prodotti ultra-processati interferisca con i processi di politica pubblica.
- Rafforzando i programmi di protezione sociale per affrontare la povertà di reddito e migliorare l’accesso finanziario a diete nutrienti per le famiglie vulnerabili.