Esposoma fa rima anche con periferie urbane, igiene urbanistica ed edilizia. Da quanto pubblicato recentemente su European Heart Journal coordinata da ricercatori di Fondazione Agostino Gemelli Irccs-Università Cattolica, in collaborazione con Deepak Bhatt del Mount Sinai di New York e Sanjay Rajagopalan della Case Western Reserve University di Cleveland, in cui sono stati presi in esame i fattori di rischio cardio-vascolare del terzo millennio, sembra proprio di si.
L’esposoma, infatti, il cui obiettivo è quello di studiare le relazioni tra ambiente e salute, sottolinea la Rete Italiana Ambiente e Salute RIAS, che ha approfondito da anni questo fenomeno, viene declinato su tre domini: ambiente esterno generale, che include fattori come clima e urbanizzazione, misurabili a livello di popolazione; ambiente esterno specifico, come dieta o abitudine al fumo, misurabile a livello individuale con questionari, sensori ambientali o dosimetri personali; ambiente interno che include processi ormonali, infiammatori e molecolari, misurati nel loro insieme tramite metodiche “omiche” ad alta produttività, volte a descrivere in maniera globale l’insieme di molecole di un sistema biologico (es. proteoma, trascrittoma, metaboloma).
Per questo motivo, a nostro avviso, le città, ma soprattutto le periferie, possono essere un determinante positivo di salute, ma anche comportare problemi sanitari di forte impatto, causati dall’inquinamento atmosferico e acustico, dagli incidenti stradali, dall’adozione di stili di vita non sani e dalla diffusione di agenti infettivi in condizioni di sovraffollamento.
I fenomeni del crescente inurbamento e della conseguente urbanizzazione delle periferie sono collegati soprattutto alla crescita drammatica delle Malattie Croniche Non Trasmissibili (MCNT), come cardiopatie, diabete, broncopneumopatie e tumori, un fenomeno che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente definito “la nuova epidemia urbana” causando addirittura infarti del miocardio, come ha evidenziato lo studio della Fondazione “Gemelli” di Roma.