L’area globale della produzione di colture geneticamente modificate (GM) è notevolmente aumentata negli ultimi due decenni, con colture GM ora coltivate in circa 28 paesi.
Un Novel Foods è qualsiasi alimento o sostanza che non è stata utilizzata per il consumo umano in misura significativa all’interno dell’UE prima del 15 maggio 1997. Da allora, sono state approvate dall’UE oltre 90 autorizzazioni per l’uso di nuovi alimenti.
I Novel Foods e gli organismi geneticamente modificati (OGM) sono soggetti a un’ampia variazione negli approcci normativi in tutto il mondo, per i quali molti paesi hanno sviluppato specificamente i propri quadri normativi per controllare l’immissione di tali prodotti sui propri mercati.
In questo rapporto è stata effettuata una valutazione qualitativa su come la regolamentazione dei nuovi alimenti e degli OGM in alcuni paesi terzi selezionati differisca dagli attuali requisiti nel Regno Unito. I paesi di interesse per i novel foods selezionati per la revisione includono Australia, Canada, Giappone e Stati Uniti. Negli approcci normativi per gli OGM, i paesi selezionati sono stati l’Argentina, l’Australia, il Brasile, il Canada e gli Stati Uniti, che meglio rappresentano le differenze chiave.
Sono stati inoltre individuati sistemi che regolano il commercio internazionale di tali merci, considerando i trattati rilevanti che operano a livello globale. Tali sistemi includevano l’Accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio (GATT), l’Accordo dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) sull’applicazione delle misure sanitarie e fitosanitarie (accordo SPS) e l’accordo dell’OMC sugli ostacoli tecnici agli scambi (accordo TBT). In questo rapporto sono stati presi in considerazione anche elementi di accordi di libero scambio tra i firmatari di due o più giurisdizioni.
Gli approcci alla regolamentazione e alla supervisione dei nuovi alimenti nell’UE e non nell’UE paesi, come esaminato in questa parte, sono semplicemente un riflesso di diverse scuole di pensiero e dei sistemi di regolamentazione alimentare in generale. In quanto tale, non è stato sorprendente scoprire che le autorità in Canada, Giappone, Stati Uniti e persino in Australia di solito non lo fanno si occupano in particolare di alimenti nuovi per questi mercati, purché questi non rappresentano un rischio per la salute umana.
Gli Stati Uniti potrebbero esemplificare un mercato in cui l’industria alimentare ha molta libertà nell’innovare senza il coinvolgimento diretto delle autorità purché siano rispettati i requisiti di legge in materia di sicurezza alimentare. Il fatto che i novel food non siano regolamentati in modo speciale non cambia le responsabilità complessive dei produttori.
All’estremo opposto, un approccio più cauto e un’interpretazione più ampia del principio di precauzione nell’UE impone che anche gli alimenti che non rappresentano un rischio per la salute umana, se considerato Novel Food, deve essere rivista ed esplicitamente autorizzata dalla legislazione prima della commercializzazione.
Sebbene anche in Australia e in Canada siano richieste approvazioni esplicite prima dell’immissione sul mercato, possono però essere più facilmente e più rapidamente immessi sul mercato australiano o canadese rispetto alla legislazione prevista in UE.
Tutto sommato, è importante trovare un equilibrio e garantire la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare tenedo in considerazione l’innovazione di prodotto.
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Fonte:
Comparing international approaches to food safety regulation of GM and Novel Foods