Il controllo ufficiale degli alimenti e delle bevande ha la finalità di verificare la conformità dei prodotti alle disposizioni dirette a prevenire i rischi per la salute pubblica, a proteggere gli interessi dei consumatori ed assicurare la lealtà delle transizioni.
Il controllo riguarda sia i prodotti italiani, o di altra provenienza, destinati ad essere commercializzati sul territorio nazionale, che quelli destinati ad essere spediti in un altro Stato dell’Unione europea oppure esportati in uno Stato terzo. I controlli ufficiali sono eseguiti in qualsiasi fase della produzione, della trasformazione, della distribuzione, del magazzinaggio, del trasporto, del commercio e della somministrazione.
Il controllo ufficiale esamina:
- lo stato, le condizioni igieniche ed i relativi impieghi degli impianti, delle attrezzature, degli utensili, dei locali e delle strutture;
- le materie prime, gli ingredienti, i coadiuvanti ed ogni altro prodotto utilizzato nella produzione o preparazione per il consumo;
- i prodotti semilavorati;
- i prodotti finiti;
- i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti;
- le procedure di disinfezione, di pulizia e di manutenzione;
- i processi tecnologici di produzione e trasformazione dei prodotti alimentari;
- l’etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari;
- i mezzi di conservazione.
Nel 2019 sono stati prelevati 45.550 campioni di prodotti alimentari e bevande, su cui sono state effettuate 126.590 determinazioni analitiche.
Di questi, la maggior parte (44.869 campioni) sono stati prelevati in base ad una specifica programmazione, mentre 681 campioni sono stati prelevati su sospetto.
Nelle elaborazioni successive, relative alla descrizione delle attività analitiche, sono stati presi in considerazione tutti i campionamenti insieme (programmati e su sospetto), mentre per quanto riguarda la valutazione delle non conformità verranno presi in considerazione in modo disgiunto.
Esaminando i dati relativi ai campioni dei prodotti alimentari, suddivisi nelle consuete macro-categorie prese in considerazione negli anni precedenti, e precisamente: – alimenti di origine animale – alimenti di origine vegetale – bevande – altri alimenti (non compresi nelle categorie precedenti) – materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti emerge che la percentuale più elevata di determinazioni analitiche, pari al 41,5%, si riscontra per gli alimenti di origine animale, seguita da altri alimenti con il 26,3%, 10 dagli alimenti di origine vegetale con il 18,8%, dalle bevande con il 10,6% e dai MOCA, con il 2,8%.
L’elemento innovativo che caratterizza il documento è relativo all’ulteriore elaborazione dei dati ai sensi del Regolamento di esecuzione (UE) 2019/723 della Commissione del 2 maggio 2019 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il modello standard di formulario da utilizzare nelle relazioni annuali presentate dagli Stati membri. I dati relativi alla totalità dei campioni effettuati nel 2019 mostrano che la percentuale maggiore di controlli ha come matrice alimenti di origine animale (41,5%). Per ogni macro-categoria sono stati riportati i dati relativi alle varie classi di analiti. Nella matrice più campionata, che abbiamo detto essere la matrice di origine animale, i microrganismi sono stati quelli maggiormente ricercati, per un totale di 30.014 rilevazioni analitiche.