Il 25 marzo 2021 la Commissione ha pubblicato il piano d’azione dell’UE per l’agricoltura biologica, annunciato nella strategia “Dal produttore al consumatore” e nella strategia sulla diversità, in cui la Commissione ha fissato un obiettivo relativo alla percentuale di superficie agricola dell’UE investita ad agricoltura biologica e ha previsto un aumento significativo dell’acquacoltura biologica entro il 2030. Tali strategie rientrano nel quadro del Green Deal europeo, l’agenda politica della Commissione per un’Europa sostenibile e climaticamente neutra entro il 2050. La commissione AGRI ha deciso di elaborare una relazione di iniziativa concernente tale piano d’azione.
Il piano d’azione dell’UE per l’agricoltura biologica sottolinea che, producendo alimenti di qualità elevata con un basso impatto ambientale, l’agricoltura biologica, insieme ad altri metodi di agricoltura sostenibile, svolgerà un ruolo chiave nello sviluppo di un sistema alimentare sostenibile dell’UE. Definisce altresì azioni concrete che interessano l’intera filiera alimentare, dalla produzione al consumo.
Il piano d’azione è suddiviso in tre assi interconnessi che consentono di realizzare gli obiettivi del Green Deal in materia di sostenibilità, vale a dire:
1. stimolare la domanda e acquisire la fiducia dei consumatori;
2. stimolare la riconversione e rafforzare l’intera catena del valore;
3. migliorare il contributo dell’agricoltura biologica alla sostenibilità ambientale.
I tre assi del piano saranno sostenuti da 23 azioni; alcune di esse si baseranno su azioni realizzate nel periodo 2014-2020, ma sarà proposta anche una serie di nuove azioni che mobiliteranno diverse fonti di finanziamento. È stata prevista una revisione intermedia del piano nel 2024 ed è stata istituita una “Giornata europea della produzione biologica”, di cadenza annuale, che sarà celebrata il 23 settembre.
I prodotti biologici certificati sono generalmente più costosi delle loro controparti convenzionali, in quanto la produzione biologica comporta spesso costi di produzione più elevati e richiede dunque prezzi di mercato superiori per compensare tali costi. Ciò può rappresentare un ostacolo all’espansione del settore biologico, ma al contempo è un prerequisito economico per il proseguimento della produzione biologica e l’ulteriore riconversione alla stessa.
Nel 2019 la superficie agricola totale dell’UE destinata all’agricoltura biologica è salita a 13,8 milioni di ettari e attualmente rappresenta l’8,5 % della superficie agricola utilizzata totale dell’UE. L’estensione della produzione biologica differisce notevolmente da uno Stato membro all’altro, variando dallo 0,5 % al 26 % della superficie agricola utilizzata. L’obiettivo dell’UE per il 2030 in materia di produzione biologica richiede una crescita significativa del settore biologico in un periodo di soli otto anni, ponendo gli Stati membri di fronte alla difficile sfida di adeguare le loro ambizioni in materia di agricoltura biologica.
Affinché gli Stati membri possano elaborare piani d’azione per l’agricoltura biologica nazionali e su misura, che fungano da strumenti di supporto affiancando le loro ambizioni nazionali in materia di produzione biologica nel quadro della politica agricola comune (PAC), il piano d’azione dell’UE deve offrire gli strumenti, gli incentivi, la flessibilità ed l’equilibrio adeguati per affrontare le diverse circostanze nelle diverse regioni d’Europa.