La presente relazione contiene i risultati analitici dell’attività svolta nel 2022 in adempimento a quanto previsto dal “Piano nazionale riguardante il controllo ufficiale degli additivi e degli aromi alimentari, ivi compresi gli aromi di fumo, sia come materia prima che negli alimenti, nonché il controllo delle sostanze di cui all’Allegato III del Regolamento (CE) n. 1334/2008” (da ora Piano).
Questo prevede controlli indirizzati sia agli additivi alimentari (AA) che agli aromi alimentari (AR) tal quali come materia prima, sia alla verifica della conformità del loro utilizzo negli alimenti. Con riferimento all’attività analitica riguardante gli AR, si sottolinea che è un settore ancora in fase di studio e di sviluppo dal punto di vista metodologico.
Nel 2022 sono stati analizzati 1862 campioni di prodotti alimentari, corrispondenti ad un totale di 8640 determinazioni analitiche, e sono stati riscontrati 32 campioni non conformi corrispondenti all’1.7% dei campioni analizzati.
Tra le categorie alimentari analizzate le non conformità sono così distribuite:
– 62.5 % in pesce e prodotti della pesca
– 25% in carni
– 6.3% in integratori
– 3.1% rispettivamente in prodotti di confetteria ed ortofrutticoli
L’analisi dei dati del 2022 ha evidenziato quanto segue:
– Analogamente allo scorso anno la maggiore percentuale di non conformità (NC) è riconducibile all’impiego di additivi su prodotti alimentari di origine animale e rappresenta l’87,5% delle non conformità totali.
– Il più alto numero di NC si registra per l’impiego di anidride solforosa/solfiti in diverse produzioni alimentari. Tali NC sono riconducibili all’utilizzo oltre il limite massimo consentito nei prodotti ittici o all’uso fraudolento finalizzato a prolungare impropriamente la shelf- life dei prodotti. La pratica fraudolenta risulta particolarmente importante dal punto sanitario per fasce di popolazione a rischio vulnerabili (allergici) a causa del possibile ed inconsapevole consumo di prodotti alimentari additivati illegalmente con solfiti.
– I controlli effettuati su tonno additivato con acido ascorbico hanno evidenziato una pratica volta al prolungamento fittizio dello stato di freschezza del prodotto, con possibili ripercussioni sulla salubrità dell’alimento (sviluppo d’istamina) e conseguente eventuale rischio per la salute del consumatore (tossinfezione). Al riguardo si ricorda che il regolamento (UE) n. 2022/1923 del 10 ottobre 2022 ha fissato un livello massimo (LM) di acido ascorbico e suoi sali pari a 300 mg/kg su tonno appartenente alle categorie alimentari 9.1.1 e 9.2
– Permane l’uso non consentito di nitrati su prodotti carnei freschi, uso illecito volto a mascherare lo stato di freschezza dei prodotti, con possibili ripercussioni sulla salute del consumatore.
– Anche nel 2022 gli AA compresi nella categoria funzionale dei conservanti, responsabili della conservazione della salubrità dell’alimenti, risultano quelli maggiormente ricercati, anche
perché quelli cui va attribuito il maggior numero di NC in varie produzioni alimentari.
– Per il terzo anno consecutivo rimane pressoché invariata la percentuale di determinazioni analitiche (12% nel 2020; 11,4% nel 2021 e 10.8% nel 2022) degli AA appartenenti alla categoria funzionale degli edulcoranti; dato positivo che riflette una costante tutela della salute del consumatore, considerato l’incremento del consumo di prodotti alimentari a ridotto contenuto energetico ed il crescente numero di tali prodotti alimentari disponibili sul mercato. Al riguardo nel 2022 è stata riscontrata solo una NC per aspartame in prodotti di confetteria.
– Il controllo dei requisiti di purezza degli AA (metalli pesanti) non ha evidenziato criticità
Le richieste del Piano per il controllo degli AA nei prodotti alimentari risultano soddisfatte. Viceversa i risultati riguardanti la linea di attività sugli AA tal quali mostrano che, pur essendoci stata una copertura totale quantitativa e qualitativa a livello nazionale, ancora vi sono alcune regioni non completamente adempienti.
Nel complesso l’analisi dei dati evidenzia che gli operatori del settore alimentare (OSA) generalmente producono ed utilizzano gli AA nelle diverse filiere alimentari conformemente alla
regolamentazione di settore, pur persistendo alcune criticità, quali il perdurare dell’uso a scopo fraudolento di alcuni additivi (solfiti ed acido ascorbico) per preservare illecitamente le caratteristiche organolettiche di alcuni prodotti alimentari di origine animale.