La carne coltivata, nota anche come carne sintetica, artificiale o in vitro, è un prodotto ottenuto dalla raccolta di cellule muscolari animali che vengono poi poste in un bioreattore e alimentate con proteine per favorire la crescita dei tessuti.
Uno studio del 2012 che esplora il potenziale della carne coltivata per ridurre gli impatti ambientali della produzione zootecnica in Europa ha concluso che se tutta la carne prodotta nell’UE-27 fosse sostituita da carne coltivata, le emissioni di gas a effetto serra, l’uso del suolo e dell’acqua sarebbero ridotti di due ordini di grandezza rispetto alle attuali pratiche di produzione di carne.
Lo studio ha anche scoperto che quando sono stati inclusi i costi opportunità dell’uso del suolo, i benefici ambientali erano ancora più elevati.
Nel 2019, in una risposta data dall’ex commissario europeo per la salute Vytenis Andriukaitis a un’interrogazione parlamentare sulla carne coltivata, ha affermato che “su richiesta della Commissione, una relazione di esperti indipendenti del 2018 ha identificato lo sviluppo di nuove alternative alla carne come un importante percorso verso realizzare l’iniziativa Food 2030 della Commissione, per fornire un sistema alimentare ecologico e sostenibile per un’Europa sana. ”
In Europa, gli alimenti costituiti, isolati o prodotti da colture cellulari o colture di tessuti derivati da animali, piante, microrganismi, funghi o alghe rientrano nell’ambito di applicazione del regolamento sui nuovi prodotti alimentari dell’UE.
Pertanto, la carne coltivata richiederebbe un’autorizzazione pre-immissione sul mercato, nonché l’ approvazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), sebbene non sia ancora chiaro quale tipo di prova nutrizionale e tossicologica richiederebbe all’EFSA di approvare la carne coltivata.
Poiché la carne coltivata è un alimento, è anche soggetta ai principi e ai requisiti generali della legislazione alimentare in termini, ad esempio, delle responsabilità degli operatori del settore alimentare e della rintracciabilità del cibo e delle disposizioni in materia di informazioni sugli alimenti ai consumatori al fine di fornire una base per consentire ai consumatori finali di fare scelte informate.
Sebbene la carne coltivata venga approvata a livello dell’Unione europea, è probabile che gli Stati membri effettuino eventuali ispezioni e controlli necessari. I produttori europei devono pertanto aderire alla legislazione europea e nazionale.