
Oggi è la Giornata Mondiale dell’Acqua 2024 e i riflettori sono puntati su più fronti.
Secondo le Nazioni Unite almeno il 50% della popolazione del pianeta – 4 miliardi di persone – deve fare i conti con la carenza d’acqua almeno un mese all’anno. Entro il 2025, 1,8 miliardi di persone dovranno probabilmente affrontare quella che la FAO chiama “scarsità assoluta di acqua”.
La scarsità d’acqua è uno dei principali problemi di sviluppo della nostra epoca. Eppure, a seconda di dove ci troviamo nel mondo, la fragilità delle nostre risorse idriche potrebbe non essere sempre evidente. Forse perché per molti di noi l’acqua è una costante nella nostra vita quotidiana e nell’economia; pertanto, può essere difficile immaginare che, ai nostri giorni, 2,4 miliardi di persone vivano in paesi con situazioni di stress idrico. La Terra è chiamata “il pianeta blu”, ma non dimentichiamo che solo il 2,5% della sua acqua è potabile e che non è affatto distribuita in modo equo. E si sta rapidamente esaurendo.
Il Servizio Sanitario della Regione Emilia-Romagna ha redatto un opuscolo in sintonia con il tema della Giornata Mondiale dell’Acqua 2024 “Water for pace”.
La brochure inizia con una citazione che fa riflettere: “L’accesso all’acqua potabile è indispensabile per la salute individuale e collettiva”. Questo opuscolo vuole essere uno strumento per approfondire le conoscenze sul ruolo dell’acqua, sulla sua importanza per la salute e per meglio orientare i comportamenti e le scelte di ogni giorno fornendo un’informazione corretta riguardo la qualità dell’acqua distribuita attraverso gli acquedotti della Regione Emilia-Romagna.
E’ bene sapere che in Italia la qualità dell’acqua destinata al consumo umano è disciplinata dal Dlgs 18 del 2023.
Molte sono le informazioni utili che si apprendono sfogliando la brochure, comprese le cinque pillole finali, VERO o FALSO?
L’acqua ad elevato contenuto di sodio fa male alla salute? VERO: Per alcune patologie è raccomandata una dieta povera di sodio; quindi, è consigliabile bere acqua con poco sodio. È bene ricordare comunque che il sodio assorbito attraverso l’acqua ha comunque un impatto trascurabile rispetto a quello assunto attraverso gli alimenti.
L’acqua ad elevato contenuto di calcio fa venire i calcoli? FALSO: Si tratta di un luogo comune senza fondamento. Secondo quanto riportato dall’Istituto Superiore di Sanità, non vi è una diretta correlazione tra la concentrazione di calcio nell’acqua e calcoli ai reni. Anzi, in generale, per chi ha predisposizione o soffre di calcolosi, la raccomandazione medica è quella di bere tanto.
Il cloro presente nell’acqua del rubinetto non fa bene? FALSO: I prodotti a base di cloro utilizzati per la disinfezione possono causare odori e sapori sgradevoli. Viene aggiunto nelle acque potabili nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa, come disinfettante per garantire il mantenimento di idonee caratteristiche microbiologiche lungo tutta la rete di distribuzione. La quantità di cloro è monitorata costantemente dall’ente gestore e controllata dall’Ausl in occasione dei campionamenti.
E’ pericoloso se vedo uscire del colore giallo dal rubinetto? FALSO: L’acqua potabile è per definizione inodore, insapore e incolore. Può capitare che dal rubinetto esca acqua di color giallo carico, rosso o perfino marrone. Si tratta, generalmente, di “ruggine”, che si scioglie nell’acqua dopo un contatto prolungato con la tubazione in ferro. Di solito il fenomeno scompare lasciando scorrere l’acqua per alcuni minuti.
L’addolcitore rende potabile l’acqua? FALSO: L’acqua in distribuzione nei nostri rubinetti è già potabile. Il trattamento domestico dell’acqua, finalizzato alla rimozione del calcare, non ha alcuna motivazione di ordine sanitario ma si giustifica unicamente per la protezione degli elettrodomestici.
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