Sono disponibili nuovi dati sulla biodiversità, in particolare relativi alle specie aliene, dall’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (Ipbes), la massima autorità scientifica sulle questioni inerenti la biodiversità e i servizi ecosistemici.
Ipbes ha pubblicato, il 4 settembre scorso, il riassunto per decisori politici “Invasive Alien Species Assessment” secondo cui più di 37.000 specie aliene sono state introdotte dalle attività umane in tutte le regioni e i biomi della Terra. Alcune, come le zanzare, i ratti, le termiti, hanno fatto “autostop” sulle rotte commerciali globalizzate, portando malattie, distruzione dei raccolti e danni a edifici e arredi. Il ritmo attuale di introduzione, affermazione e diffusione delle specie aliene viaggia a ritmi che non hanno precedenti nella storia umana: circa 200 specie all’anno. Almeno 3.500 specie, quasi un decimo del totale delle specie aliene, sono classificate come aliene invasive. La percentuale di specie aliene note per essere invasive varia dal 6% di tutte le piante aliene al 22% di tutti gli invertebrati alieni. Il 20% di tutti gli impatti sono stati segnalati nelle isole.
Secondo un precedente rapporto dell’Ipbes sullo stato e sulle tendenze della biodiversità globale aveva affermato che le specie aliene invasive sono uno dei cinque maggiori fattori diretti di perdita della biodiversità, insieme a distruzione e degradazione di habitat, inquinamento, prelievo di risorse biologiche e cambiamenti climatico.
Secondo il rapporto dell’Ipbes, le specie aliene invasive costano al mondo almeno 423 miliardi di dollari ogni anno e sono diventate una delle principali minacce alla diversità della vita sulla Terra. Gli autori hanno scoperto che il costo delle invasioni biologiche è aumentato del 400% ogni decennio dal 1970 e, secondo le previsioni, continuerà a salire negli anni a venire.
Secondo la banca dati Ispra, in Italia sono state identificate oltre 3.500 specie aliene, di cui 3.363 attualmente presenti. Molte sono arrivate con merci o mezzi di trasporto. Tra i casi più noti va ricordata quello della zanzara tigre (Aedes albopictus), una specie importata dall’Asia in Europa, che ha trovato anche in Italia una nicchia adatta per la sua diffusione. Una specie aliena particolarmente dannosa è la testuggine palustre americana (Trachemys scripta), che in natura crea problemi a una specie nativa, la testuggine palustre europea (Emys orbicularis).
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