I giardini zoologici, comunemente chiamati zoo, sono delle strutture aperte al pubblico che ospitano animali vivi, sottoposte al rilascio di una licenza ai sensi della direttiva europea 1999/22CE, recepita in Italia dal decreto legislativo 2005/73. Lo scopo di un recente documento dal titolo “Il ruolo contemporaneo dei giardini zoologici, fra educazione e conservazione della natura” ha proprio l’obiettivo di evidenziare il ruolo effettivo di queste realtà, ancora poco conosciuto e spesso mal considerato in Italia.
In Europa, i giardini zoologici accreditati svolgono, spesso in collaborazione con organizzazioni non governative, tre principali funzioni: conservazione, educazione e ricerca. Conservazione – I giardini zoologici svolgono un rilevante lavoro di conservazione, allevando specie minacciate al di fuori del proprio ambiente naturale. Questo è possibile grazie a programmi di conservazione internazionale che si basano sul mantenimento in cattività di una popolazione vitale e di un’adeguata variabilità genetica. Per ottimizzare la variabilità genetica della popolazione vengono predisposti dei progetti di riproduzione, per cui animali ospitati in un giardino zoologico italiano vengono gestiti come se facessero parte di una popolazione più grande, che comprende animali di giardini zoologici europei, ma anche extra-europei. Trasferire gli animali all’interno di questo circuito è indispensabile per evitare un eccessivo livello di consanguineità. Al momento sono attivi ben 422 programmi di riproduzione europei. Va, inoltre, ricordato che i giardini zoologici supportano anche i progetti di conservazione delle specie in situ, soprattutto attraverso campagne di finanziamento. Educazione – Solo in Europa, i giardini zoologici contano oltre 140 milioni di visitatori. La funzione educativa di queste realtà deve esprimersi non soltanto attraverso la consultazione dei pannelli informativi, ma soprattutto grazie alla possibilità di osservare da vicino gli animali e il loro repertorio comportamentale. Ricerca – I giardini zoologici sono ritenuti siti ideali per lo svolgimento di ricerche comparate, per studi longitudinali difficilmente eseguibili in campo e per studi a lungo termine su piccoli gruppi o su intere popolazioni. Inoltre, in queste strutture è molto più semplice reperire campioni biologici sui quali eseguire studi di fisiologia o endocrinologia, ed osservare gli animali nei loro comportamenti.