Il 1° giugno di ogni anno si celebra il ruolo vitale dei prodotti lattiero-caseari nei sistemi alimentari globali, come fonte di benefici economici, nutrizionali e sociali per un’ampia parte della popolazione mondiale.
La Giornata mondiale del latte è stata introdotta nel 2001 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del latte come alimento e celebrare il settore lattiero-caseario e il suo ruolo a livello globale.
Il latte infatti non è solo un’importante fonte di macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine) e micronutrienti essenziali come vitamina A, vitamina B12, calcio e magnesio. La sua raccolta e la lavorazione rappresentano un mezzo di sussistenza per un miliardo di persone oltre ad incarnare un importante ruolo nelle comunità, nelle economie nazionali e negli aspetti culturali delle società.
I sistemi zootecnici possono contribuire alla conservazione della biodiversità e delle risorse genetiche. Inoltre, il bestiame, se gestito in modo sostenibile, svolge importanti funzioni ecosistemiche, come il sequestro del carbonio organico del suolo e il mantenimento dei paesaggi agricoli.
Come riportato dalla FAO, la produzione di prodotti lattiero-caseari è aumentata a livello globale del 30% tra il 2005 e il 2015. In condizioni normali, ciò avrebbe aumentato le emissioni di gas serra del 38%. Tuttavia, la crescita della produzione è stata ottenuta in parte grazie al miglioramento dell’efficienza e della produzione di latte, quindi le emissioni di gas serra sono aumentate solo del 18% durante questo periodo. Il settore lattiero-caseario sta lavorando per sfruttare questi miglioramenti nella sua risposta al riscaldamento globale e per ridurre ulteriormente le sue emissioni di gas serra.