Il Decreto Legislativo n. 103 del 2024 introduce novità nel panorama normativo italiano, focalizzandosi sulla semplificazione e sull’efficacia dei controlli sulle attività economiche.
Ma in che modo impatta sulla sicurezza alimentare?
Sebbene il decreto non sia specificamente incentrato sulla sicurezza alimentare, le sue disposizioni hanno un impatto indiretto e potenzialmente significativo su questo settore.
Le principali aree di intervento discusse nel decreto in tema sicurezza alimentare riguardano:
- coordinamento dei controlli: il decreto richiede un maggiore coordinamento tra le diverse amministrazioni che svolgono attività di controllo;
- semplificazione degli adempimenti: al fine di eliminare sovrapposizioni e duplicazioni di controlli;
- profilazione del rischio (art 3): il decreto incentiva l’adozione di un approccio basato sul rischio nei controlli. Questo significa che le risorse ispettive saranno concentrate sulle aziende che presentano un maggior rischio, mirando a garantire così una maggiore efficacia dei controlli. E’ istituito un sistema di identificazione e gestione del rischio su base volontaria con l’Ente nazionale italiano di unificazione (UNI) quale ente impegnato alla elaborazione di norme tecniche o prassi di riferimento idonee a definire un livello di rischio basso al quale è associabile un Report certificativo. Nella determinazione del livello di rischio basso sono presi in considerazione diversi parametri, tra cui:
a) il possesso di almeno una certificazione del sistema di gestione, rilasciata da un organismo di certificazione accreditato ai sensi del regolamento n. 765/2008 del 9 luglio 2008;
b) l’esito dei controlli subiti nei precedenti tre anni di attività;
c) le caratteristiche e la dimensione dell’attività economica svolta dal soggetto controllato. - fascicolo informatico di impresa: al fine di rendere più efficienti e coordinare i controlli sulle attività economiche ed evitare
duplicazioni e sovrapposizioni, nonché programmare l’attività ispettiva in ragione del profilo di rischio, le amministrazioni che svolgono funzioni di controllo, prima di avviare le attività di vigilanza consultano ed alimentano con gli esiti dei controlli il fascicolo informatico di impresa. Lo strumento permetterebbe di raccogliere e condividere informazioni relative ai controlli effettuati sulle aziende, monitorare nel tempo la conformità delle aziende alimentari ai requisiti di sicurezza e per individuare eventuali criticità.
In conclusione, il Decreto Legislativo n. 103 del 2024, pur non essendo specificamente dedicato alla sicurezza alimentare, introduce elementi che mirano a contribuire a rafforzare i sistemi di controllo e a garantire un livello di sicurezza alimentare più elevato. Sarà fondamentale monitorare l’attuazione del decreto e valutarne gli effetti concreti sul sistema alimentare italiano.