Un anno fa Altroconsumo ha sottoposto un questionario a 1.146 cittadini, distribuiti su tutto il territorio nazionale, sul rapporto degli italiani con le etichette alimentari.
Dall’inchiesta emerge che quasi sei italiani su dieci prestano attenzione agli slogan legati a salute e nutrizione che trovano sulle confezioni dei prodotti alimentari e che, tra di loro, il 79% dice di esserne influenzato nella scelta d’acquisto. Infatti, per farsi scegliere sugli affollati scaffali del supermercato, i prodotti sono presentati con immagini e parole che vanno incontro al bisogno sempre più avvertito di mettere in tavola alimenti buoni, sani, genuini, leggeri e anche ecosostenibili.
Leggere le etichette è utile per una corretta alimentazione, oltre che per la giusta conservazione dei cibi. Ed è importante saperle leggere: è l’unica arma che abbiamo per non farci ingannare da immagini e slogan salutistici e nutrizionali poco affidabili.
Perché si legge poco l’etichetta in particolare la dichiarazione nutrizionale? Per superficialità? Per distrazione? Per la fretta? Per scarsa dimestichezza con i termini utilizzati? O per tutti questi motivi?
A queste e ad altre domande si è cercato di rispondere in occasione dell’evento formativo dal titolo: SAPERE È TUTTA SALUTE? Leggere gli alimenti: etichettatura e dichiarazione nutrizionale, organizzato dalla Regione Emilia-Romagna, Polisportiva San Faustino Modena, attraverso il progetto “Polilab”, ISDE (Associazione Italiana Medici per l’Ambiente) sezione Modena, insieme all’Azienda Usl di Modena, Costruiamo Salute RER, Casa delle Culture, Controvento idee per la vita e Mio G.A.S. (Gruppo di Acquisto Solidale) e con il patrocinio del Comune di Modena.
L’evento si è tenuto venerdì 20 settembre presso la Polisportiva San Faustino di via Wiligelmo 72 a
La giornata si è divisa in due momenti: al mattino con il corso vero e proprio con relatori quali direttori sanitari regionali, docenti universitari e professionisti, mentre al pomeriggio sono stati organizzati tre gruppi di lavoro dedicati alla scuola e alla solidarietà.
Tra i temi affrontati ci saranno naturalmente l’etichetta alimentare e la dichiarazione nutrizionale, il controllo ufficiale, i claims nutrizionali, quelli salutistici, la dichiarazione ambientale, la pubblicità del cibo e i modelli social (come saper leggere con attenzione i messaggi pubblicitari), il Nutriscore, i vari applicativi in campo nutrizionale, la formazione nutrizionale nell’Università e dove fare la spesa e le varie fonti di approvvigionamento.
In particolare, il Dr. Roberto Pinton si è soffermato sui messaggi pubblicitari degli alimenti che rientrano fra le tecniche di “greenwashing” più utilizzate partendo dall’analisi della Direttiva (UE) 2024/825 che tratta la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell’informazione Greenwashing e pratiche sleali sui claim ambientali e di sostenibilità.
Infatti è stata esposta la pratica dei cosiddetto crediti di carbonio (o carbon credit), che sono certificati negoziabili, titoli equivalenti a una tonnellata di CO2 non emessa o assorbita: il credito di carbonio viene generato tramite la realizzazione di un progetto, con certificazione da parte di un Ente di terza parte, che viene scambiato e successivamente annullato su un registro pubblico per compensare l’emissione di una tonnellata di anidride carbonica equivalente. I crediti si acquistano da Nature Based Solutions, progetti di ampliamento o di conservazione o tutela di ecosistemi naturali.
La giornata è stata seguita da circa 300 discenti in webinar e 50 in sala in presenza.
LE PRESENTAZIONI DEI RELATORI LE TROVI A QUESTO LINK