Oltre 170 migliaia di miliardi: questa la quantità stimata di frammenti di plastica che galleggiano in superficie nei nostri oceani, secondo un recente studio.
Il problema è che la plastica non si limita a inquinare il mare, ma viene spesso ingerita dagli animali che lo abitano: una ricerca pubblicata su Environmental Pollution ha infatti rilevato la presenza di microplastiche nei polmoni e nei tessuti grassi di due terzi dei mammiferi marini analizzati.
I campioni studiati appartengono a 32 animali allevati o arenatisi tra il 2000 e il 2021 in Alaska, California e Carolina del Nord. La plastica è lipofila, ovvero ama il grasso, e per questo si ritiene sia attratta dal grasso di balena che i cetacei hanno sottopelle, dal melone, l’organo che hanno al centro della fronte, e dai cuscinetti di grasso presenti nella loro mascella inferiore.