L’indagine HBSC1 2018 indica che in Emilia-Romagna già molti minorenni hanno un rapporto alterato con l’alcol: il 2% degli undicenni, il 7% dei tredicenni e il 28% dei quindicenni ha riferito di aver bevuto tanto da ubriacarsi almeno una volta nella vita. Tra quest’ultimi circa un terzo (42% dei ragazzi e 32% delle ragazze) ha riferito un consumo eccessivo in un’unica occasione (binge drinking) e il 2% assume alcolici quotidianamente.
Adulti (18-69 anni)
Secondo i dati PASSI in Emilia-Romagna nel quadriennio 2018- 2021 consuma alcol il 71% delle persone con 18-69 anni; il 24% risulta essere un consumatore di alcol potenzialmente a maggior rischio per la salute, pari a oltre 700 mila persone in questa fascia d’età.
Il consumo di alcol a maggior rischio è più diffuso:
- nelle classi di età più giovani (51% nei ragazzi di 18-24 anni e 42% nelle ragazze della stessa età)
- negli uomini
- nelle persone con un livello di istruzione medio-alto
- nelle persone con cittadinanza italiana (persone con cittadinanza italiana o provenienti da altri Paesi a Sviluppo Avanzato PSA).
Il consumo di alcol a maggior rischio comprende il consumo abituale elevato (4%), il consumo fuori pasto (12%) e il binge drinking (13%). In Emilia-Romagna la prevalenza di consumo di alcol a maggior rischio risulta significativamente superiore a quella nazionale (16%); si distribuisce in modo omogeneo tra le aree territoriali regionali e tra le zone geografiche omogenee. In Italia la prevalenza dei consumatori di alcol a rischio è statisticamente più elevata al nord (24%) rispetto al centro (15%) e al sud (10%).
L’analisi delle serie storiche sul consumo di alcol a maggior rischio per il periodo 2010-2021 mostra un trend in crescita in Emilia-Romagna con un lieve rallentamento a partire dal 2018 e un cambio di tendenza nel 2021, a livello nazionale la tendenza è complessivamente in diminuzione; entrambi gli andamenti risultano significativi sul piano statistico.
Tra le modalità di consumo di alcol a rischio, assume particolare rilevanza, soprattutto tra i più giovani, il binge drinking, cioè l’assunzione smodata di bevande alcoliche in un’unica occasione. In Emilia-Romagna nel quadriennio 2018-2021 questo comportamento è riferito dal 13% dei 18-69enni, valore significativamente più alto di quello nazionale (9%).
Nel biennio 2020-2021 il binge drinking è diminuito nella classe d’età più giovane nel 2020 (14,7%) rispetto al 2019 (25,3%) mentre è aumentato in tutte le altre classi d’età; anche nel genere femminile c’è stato un incremento nel 2020 (11,1%) rispetto al 2019 (8,2%). Nel 2021 la prevalenza del consumo binge torna ai livelli prepandemici per tutti i sottogruppi di popolazione; le differenze del biennio 2020-2021 non risultano significative rispetto a quelle del 2018-2019.
In Emilia-Romagna durante il quadriennio 2018-2021 il 16% degli intervistati di 18-69 anni ha riferito che un operatore sanitario si è informato sul loro consumo di alcol, valore superiore a quello nazionale (14%). Questa percentuale è più alta tra gli uomini (21%) rispetto alle donne (11%). Nel biennio 2020-2021 la prevalenza degli intervistatori che ha riferito che un operatore si è informato sul consumo di alcol cresce nel 2020 (18%) per poi tornare ai livelli prepandemici nel 2021 (15%).
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