Un uso appropriato di un aroma può contribuire al successo di un alimento prodotto a livello artigianale e/o industriale; per fare fronte alle esigenze dell’industria alimentare, ma anche degli artigiani come pure dei cuochi sono disponibili numerosi preparati che possiamo raggruppare nelle categorie seguenti.
aromi naturali che si ottengono direttamente dall’estrazione delle piante;
aromi simil naturali che si ottengono per sintesi e che hanno una struttura chimica simile o identica a quella delle sostanze naturali;
aromi artificiali che si ottengono da sintesi di laboratorio e che hanno soltanto un aroma analogo ai corrispondenti naturali, ma con una struttura chimica differente;
preparazioni di piante e/di alimenti di origine animale (sostanzialmente miscele di piante aromatiche);
prodotti che si ottengono dal riscaldamento e/o dalla cottura prolungata di cibo (esempio salse da arrosto);
aromi di fumo o di affumicatura.
Gli “aromi” attualmente conosciuti e disponibili sono circa 400 e sono in grado di coprire le esigenze dei produttori degli alimenti.
Gli aromi possono avere una loro utilità nel rendere più gradevole il cibo, nello stimolare l’appetito e forse anche per migliorare i processi digestivi. Da un punto di vista nutrizionale non comportano benefici particolari, ma alle volte possono indurre in errore facendoci credere che consumiamo qualche prodotto alimentare mentre ne percepiamo soltanto l’odore.