La relazione, trasmessa al Parlamento il 6 maggio 2021, illustra il quadro epidemiologico sul fenomeno alcol nel nostro Paese, aggiornato al 2019, i modelli di trattamento per l’alcoldipendenza e la capacità di assistenza dei Servizi alcologici con le eventuali criticità emerse.
Illustra, inoltre, gli interventi e le iniziative intraprese dal Ministero della Salute nell’anno 2020.
La valutazione dell’esposizione al rischio alcol correlato si basa sull’uso di un sistema d’indicatori validati a livello nazionale ed europeo a cui contribuiscono l’ISTAT, con le statistiche desumibili dall’elaborazione delle Indagini annuali Multiscopo, l’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Ministero della Salute.
Secondo i dati ISTAT nel corso del 2019 il 66,8% della popolazione italiana di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica (pari a 36 milioni e 344 mila persone), con prevalenza maggiore tra i maschi (77,8%) rispetto alle femmine (56,5%).
Il 20,6% dei consumatori (11 milioni 232 mila persone) beve quotidianamente (31,1% tra i maschi e 10,9% tra le femmine).
Nell’anno 2019 è del tutto stabile, rispetto all’anno precedente, il consumo nell’anno (66,8%); analogo andamento per il consumo occasionale (46,2% nel 2018 e 46,6% nel 2019), del consumo fuori pasto (30,2% nel 2018 e 30,6% nel 2019) e del consumo giornaliero (20,6% nel 2018 e 20,2% nel 2019).
Nell’arco di tempo che va dal 2009 al 2019 l’ISTAT ha, invece, rilevato:
- la diminuzione della quota di consumatori (dal 68,5% al 66,8%)
- la diminuzione della quota di consumatori giornalieri (dal 27% al 20,2%)
- l’aumento dei consumatori occasionali (dal 41,5% al 46,6%)
- l’aumento dei consumatori fuori pasto (dal 25,5% al 30,6%)