I delegati dell’Assemblea Mondiale della Sanità hanno approvato un numero record di raccomandazioni relative alle malattie non trasmissibili (NCD) come cancro, diabete, malattie cardiache e polmonari, nonché alla salute mentale e ai loro fattori di rischio.
È stato anche concordato un nuovo piano d’azione per il meccanismo di coordinamento globale sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili, una piattaforma che riunisce le principali parti interessate che impegnate per migliorare il panorama delle malattie non trasmissibili, rafforzando l’azione multisettoriale e multi-stakeholder e la collaborazione internazionale per affrontare le malattie non trasmissibili e salute mentale.
Per la prima volta, i delegati dell’Assemblea Mondiale della Sanità hanno sostenuto la creazione di obiettivi globali per affrontare il diabete. Gli obiettivi fanno parte di una nuova serie completa di raccomandazioni per rafforzare e monitorare le risposte nazionali al diabete. Includono l’obiettivo di garantire che entro il 2030, l’80% delle persone che convivono con il diabete abbia avuto la sua diagnosi; che l’80% abbia un buon controllo della glicemia; che l’80% delle persone con diagnosi di diabete abbia un buon controllo della pressione sanguigna; che il 60% delle persone con diabete di età pari o superiore a 40 anni riceva statine e che il 100% delle persone con diabete di tipo 1 abbiano accesso all’automonitoraggio dell’insulina e della glicemia a prezzi accessibili.
I delegati dell’Assemblea Mondiale della Sanità hanno concordato anche nuove raccomandazioni per la prevenzione e la gestione dell’obesità nel corso della vita e una serie di obiettivi correlati nel tentativo di fermare l’aumento dell’obesità nei bambini sotto i 5 anni, negli adolescenti e negli adulti entro il 2025 e porre fine a tutte le forme di malnutrizione entro il 2030. I delegati hanno delineato le azioni che devono essere intraprese dai governi, dalla società nel suo insieme e dal Segretariato dell’OMS, al fine di ridurre l’assunzione di zuccheri liberi a meno del 10% dell’apporto energetico totale negli adulti e nei bambini; aumentare i tassi di allattamento al seno esclusivo nei primi 6 mesi fino ad almeno il 70% e ridurre del 15% la prevalenza globale dell’inattività fisica.