Per l’anno 2018 i risultati dei controlli dei residui di pesticidi in alimenti garantiscono un elevato livello di tutela dei consumatori infatti è possibile osservare miglioramenti con riguardo a:
1) numero di determinazioni totali eseguite in aumento rispetto allo scorso anno
2) campionamenti eseguiti, infatti anche per l’anno corrente è stato superato sia per la programmazione nazionale che per la programmazione europea il minimale previsto
3) percentuale di non conformità rilevata che risulta inferiore a quella dello scorso anno e inferiore a quella europea In particolare con riguardo al primo punto sono state eseguite 1.876.759 determinazioni mentre nel 2017 erano state eseguite 1.797.758. L’incremento è dovuto in parte ai fondamenti legali incentrati sul miglioramento continuo dei controlli.
Il bilancio relativo alla presentazione dei dati del Piano nazionale per l’anno 2018 ed alla partecipazione dei Laboratori e delle Strutture territoriali del S.S.N. continua ad essere soddisfacente ed offre un quadro complessivo ampio e rispondente agli obiettivi sanitari preposti in materia di controllo ufficiale dei prodotti alimentari sia in Italia che in ambito comunitario. Esso conferma altresì un elevato livello di sicurezza alimentare sui prodotti vegetali e un elevato livello di protezione dei consumatori.
Con riguardo al secondo punto invece si può dire che i risultati dei controlli relativi al programma nazionale di controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti vegetali mostrano che il numero dei campioni analizzati e trasmessi al Ministero dai Laboratori (Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale, Laboratori di Sanità pubblica ed Istituti Zooprofilattici Sperimentali), coordinati dalle Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, è pari a 8762. Il minimale previsto dal decreto (6725) non solo è stato raggiunto ma è anche stato superato.
Con riguardo al terzo punto e confrontando i dati relativi al 2018 con quelli degli anni precedenti, risulta evidente come la percentuale di irregolarità abbia un andamento variabile intorno all’ 1% (0.8%). Tale risultato positivo è attribuibile anche alla costante revisione in senso restrittivo operata 50 dal Ministero su alcuni impieghi ammessi, nonché ad una sempre maggiore consapevolezza degli operatori agricoli nell’impiego dei prodotti fitosanitari. C’è da sottolineare, ad ogni modo, come il superamento occasionale di un limite legale non comporti un pericolo per la salute, ma il superamento di una soglia legale tossicologicamente accettabile. La tendenza decrescente delle irregolarità configura, comunque, una situazione in progressivo miglioramento dal punto di vista della sicurezza dei prodotti alimentari.
La percentuale delle non conformità rilevate complessivamente inclusi i controlli all’importazione risulta essere più bassa di quella riscontrata per l’anno 2017 a livello europeo infatti il rapporto “The 2017 European Union Report on Pesticide Residues in Food “(13) relativo al monitoraggio di residui di pesticidi in prodotti di origine vegetale nell’Unione europea, pubblicato da EFSA, mostra che sono stati globalmente analizzati 88247 campioni. Di questi il 97.5% non presentava residui al di sopra dei limiti massimi di residui mentre 2.5 % è risultato essere non conforme.