I Posti di Controllo Frontalieri (P.C.F.) sono Uffici veterinari periferici del Ministero della Salute che, dal dicembre 2019, con l’adozione del regolamento (UE) 2017/625 sui controlli ufficiali hanno
sostituito i Posti d’Ispezione Frontalieri (PIF). I P.C.F. sono riconosciuti ed abilitati, secondo procedure dell’Unione, ad effettuare i controlli veterinari su animali vivi, prodotti di origine animale, alimenti di origine non animale, mangimi, materiali e oggetti destinati a venire a contatto con alimenti (MOCA) provenienti da Paesi terzi e destinati al mercato dell’UE o in transito verso altri Paesi terzi con le modalità di cui al regolamento (UE) 2017/625 e dei relativi atti delegati e di esecuzione e del decreto legislativo 2 febbraio 2021, n° 24.
Nel 2023 sono state importate sul territorio italiano, attraverso P.C.F. italiani, 40.155 partite di animali, prodotti di origine animale (o.a.) e mangimi di origine animale da oltre 100 Paesi terzi con un leggero decremento pari al -1,9% rispetto all’anno precedente.
I prodotti della pesca con 27.808 partite (69,3%) rappresentano il gruppo merceologico più numeroso seguito dalle carni bovine e frattaglie refrigerate e congelate con 2.498 partite (6,2%), dagli alimenti per animali con 2.384 partite (5,9%), da altri prodotti di origine animale non destinati al consumo umano con 2.060 partite (5,1%), ecc.
Le carni ed i prodotti a base di carne, con 2.891 partite per un totale di circa 44.093 tonnellate, rappresentano il terzo gruppo merceologico in ordine di importanza. Nel grafico è visualizzata la
ripartizione percentuale per singola voce merceologica. L’86,4% delle partite è rappresentato da carni bovine e frattaglie refrigerate e congelate (2.498 partite), seguono con il 4,6% le preparazioni a base di carne e di frattaglie (133), con il 3,6% le carni e frattaglie di animali della specie equina, asinina o mulesca, fresche, refrigerate o congelato (104 partite), ecc.
La classifica non varia anche considerando i quantitativi importati: carni bovine e frattaglie refrigerate e congelate (38.242 ton.), preparazioni a base di carne e di frattaglie (2.462 ton.), carni e frattaglie di animali delle specie equina, asinina o mulesca, fresche, refrigerate o congelate miste di carni e frattaglie di varie specie (1.869 ton.), ecc.
Per quanto riguarda gli animali vivi sono state importate 2.129 partite. La maggior parte di esse è costituita da pesci e invertebrati acquatici ornamentali e da insetti (api). La restante parte è costituita, in ordine decrescente, dalle seguenti categorie:
- altri mammiferi (principalmente animali d’affezione),
- rettili,
- pesci, crostacei e molluschi di allevamento,
- animali vivi diversi da mammiferi, rettili, uccelli, insetti o animali acquatici (rappresentata principalmente da anellidi utilizzati come esche vive),
- uccelli diversi dal pollame (es. psittacidi, rapaci),
- equidi.
Nel 2023 le partite di prodotti di origine animale destinate al consumo umano presentate per l’importazione attraverso i P.C.F. italiani sono state 33.812 di cui 1.322 sono state campionate per
esami di laboratorio (1.416 nel 2022) con una percentuale complessiva di campionamento (totale del numero di partite campionate/ totale del numero di partite presentate per l’importazione nel piano) del 3,9 % uguale a quella rilevata l’anno scorso (3,9%).
La maggior parte di tali controlli (1.109/1.322) sono stati eseguiti random (campionamenti casuali) nell’ambito del piano di monitoraggio sopracitato, mentre 213 campionamenti sono stati eseguiti per sospetto in seguito a precedenti non conformità secondo i programmi di controllo ufficiali intensificati previsti dalla legislazione dell’Unione europea (regolamento UE n. 2019/1873).
I controlli non favorevoli sono stati complessivamente 18 e hanno riguardato maggiormente i prodotti della pesca che sono anche gli alimenti di origine animale importati in quantità più elevata.
Nei prodotti della pesca sono stati riscontrati principalmente i metalli pesanti e in minor misura coloranti, istamina, salmonella v.vulnificus e solfiti. Nelle carni è stata rilevata la presenza di
nitrofurani e loro metaboliti, piombo e E.coli STEC.