In Italia, la sorveglianza epidemiologica dei casi umani di malattia da virus West Nile (Wnv) è regolata dal “Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025” sottoscritta dalla Conferenza Stato, Regioni e Province autonome il 15 gennaio 2020.
Il documento da una parte integra in un unico Piano la sorveglianza veterinaria (animale ed entomologica) del West Nile virus (Wnv) – essenziale per la stima del rischio – e quella dei casi umani; dall’altra, in considerazione delle analogie esistenti tra i rispettivi cicli biologici, integra le attività di sorveglianza previste per il Wnv con quelle utili all’individuazione precoce della circolazione del virus Usutu (Usuv) in quelle aree dove il virus è stato rilevato in passato e che spesso coincidono con le aree endemiche per il Wnv.
La sorveglianza umana è coordinata al livello nazionale dall’Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute che trasmette i dati alla Commissione europea e all’Ecdc. Le Regioni, in piena autonomia definiscono i documenti normativo-programmatici per la Sorveglianza epidemiologica e di laboratorio sul loro territorio e trasmettono i dati all’Iss e al Ministero. Il Dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, con il coordinamento dell’Ufficio V della Direzione Generale della Prevenzione del ministero della Salute e in collaborazione con il Centro studi malattie esotiche (Cesme) dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “Giuseppe Caporale” (Izs Teramo), pubblica i dati del sistema di sorveglianza in un bollettino periodico.
Continua crescere il numero di casi umani di infezione da West Nile Virus nell’ultima settimana di sorveglianza. Dall’inizio di giugno 2022 sono stati segnalati in Italia 230 casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) nell’uomo (144 nell’ultimo bollettino); di questi 127 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (14 Piemonte, 8 Lombardia, 71 Veneto, 3 Friuli-Venezia Giulia, 29 Emilia-Romagna, 1 Toscana, 1 Sardegna), 37 casi identificati in donatori di sangue (5 Piemonte, 5 Lombardia, 18 Veneto, 9 Emilia-Romagna), 63 casi di febbre (1 Piemonte, 4 Lombardia, 55 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 2 Emilia-Romagna) e 3 casi sintomatici (3 Veneto). Il primo caso umano della stagione è stato segnalato dal Veneto nel mese di giugno nella provincia di Padova. Tra i casi confermati, sono stati notificati 13 decessi (8 in Veneto, 2 in Piemonte, 1 in Lombardia e 2 in Emilia-Romagna). Nello stesso periodo sono stati segnalati 3 casi di Usutu virus in donatori di sangue (2 Friuli-Venezia Giulia, 1 Piemonte).
La sorveglianza veterinaria attuata su cavalli, zanzare, uccelli stanziali e selvatici, ha confermato la circolazione del WNV in Piemonte, Veneto, FriuliVenezia Giulia, Emilia-Romagna, Lombardia e Sardegna. Le analisi molecolari eseguite hanno identificato la circolazione del WNV Lineage 1 e Lineage 2. Sono in corso di conferma positività in provincia di: Alessandria, Asti, Oristano e Cagliari.
Al 10 agosto 2022, negli Stati membri dell’UE sono stati segnalati 188 casi umani di WNV (144 Italia, 39 Grecia, 2 Austria, 2 Romania, 1 Slovacchia) di cui 10 decessi tutti in Italia. Trentaquattro casi sono stati notificati dai paesi limitrofi (23 Serbia) (Fonte: ECDC 2022)
Fonte:
La sorveglianza dei casi umani di infezione da West Nile e Usutu virus