Un’equipe internazionale di scienziati capeggiata dall’EFSA ha sviluppato una metodologia per individuare e definire i rischi emergenti per la sicurezza degli alimenti e dei mangimi, la salute delle piante e degli animali e la qualità nutrizionale rispetto ai cambiamenti climatici.
L’approccio – detto CLEFSA (“Il cambiamento climatico come motore dei rischi emergenti per la sicurezza degli alimenti e dei mangimi, la salute delle piante, degli animali e la qualità nutrizionale”) – è descritto in un nuovo rapporto, che include ‘schede di valutazione’ che caratterizzano i possibili effetti che il cambiamento climatico potrebbe avere su una ampia serie di questioni relative alla sicurezza degli alimenti.
Le valutazioni scientifiche del rischio e altre consulenze scientifiche dell’EFSA coprono un ampio spettro di settori correlati alla catena alimentare. Alcune di queste aree sono interessate dai cambiamenti climatici, in particolare la salute delle piante, la salute degli animali, i rischi biologici e i contaminanti.
Nuovi parassiti possono arrivare anche a causa del movimento climatico di organismi portatori di malattie (soprattutto insetti e uccelli) noti come vettori.
I vettori trasmettono malattie e virus anche agli animali con conseguenze dannose per il bestiame e la fauna selvatica.