Benessere in allevamento

Acquacoltura

Nell’Unione europea la Direttiva 98/58/CE del Consiglio stabilisce norme minime riguardo alla protezione degli animali allevati, inclusi i pesci.

EFSA  2008 

Alcune pratiche di acquacoltura e condizioni inerenti metodi di produzione specifici possono influenzare la sicurezza del prodotto alimentare. Sistemi intensivi danno al produttore una migliore opportunità di gestire rischi biologici controllando la qualità dell'acqua e dei mangimi, attraverso misure di biosicurezza, la gestione della salute e le vaccinazioni. Tuttavia, alcune condizioni associate alla gestione e all'affollamento, si verificano comunemente in sistemi intensivi e, se non vengono opportunamente gestiti, possono agire da agenti stressanti aumentando il rischio di diffusione di patogeni e di malattia. Sistemi estensivi sono pertanto meno stressanti diminuendo l'affollamento.


Consiglio Europeo  2005

Nel 2005 il Consiglio Europeo ha adottato questa raccomandazione. Essa sottolinea che tutte le specie ittiche allevate, incluse nuove specie che ad oggi non sono ancora allevate, devono essere tenute senza conseguenze dannose per il loro benessere, inclusa la salute e tenendo in considerazione le caratteristiche biologiche, l'evidenza scientifica e l'esperienza pratica disponibile nonché il sistema di allevamento utilizzato.

Nel 2008 l'Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (OIE) ha adottato una serie di linee guida.


EFSA  2011

Le conclusioni del parere sono che il concetto di benessere sia lo stesso che per gli altri animali (mammiferi, uccelli e pesci) usati come prodotti di origine animale. Tuttavia il benessere delle specie ittiche non è stato studiato allo stesso modo come per mammiferi e uccelli. Alcune misure di benessere sviluppate per altre specie possono essere rilevanti  per la specie ittica, mentre manca un protocollo di valutazione  del benessere delle specie ittiche.


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