In Italia come in tutta la UE, i molluschi bivalvi vivi possono essere immessi sul mercato solo se provenienti da aree di raccolta (produzione e stabulazione) autorizzate dalle autorità competenti. In Italia le autorità competenti regionali autorizzano le aree di produzione e di stabulazione a seguito di indagine sanitaria condotta dalle autorità competenti locali (Servizi Veterinari delle aziende sanitarie locali –ASL).
I molluschi bivalvi vivi (MBV), ad eccezione dei pettinidi, possono essere raccolti solo in zone di produzione classificate, quindi allevamenti, banchi naturali o aree di stabulazione.
La Regione Emilia-Romagna rende pubblica e disponibile ai cittadini e agli operatori pubblici e privati del settore, un sistema di visualizzazione delle aree di campionamento delle acque per l’allevamento di molluschi bivalvi.
Questo sistema è rappresentato da una cartina con all’interno la geolocalizzazione delle aree destinate alla produzione di molluschi bivalvi. La cartina verrà aggiornata con due colori: il verde nel caso che l’area sia attiva e aperta, il rosso invece permette di capire se è stato adottato un provvedimento di divieto temporaneo per motivi sanitari. L’area naturalmente tornerà in verde quando potrà essere adottata la revoca del provvedimento, ovvero solo dopo avere accertato il ripristino delle condizioni di idoneità igienico-sanitaria della zona interessata.
Per quel che riguarda l’allevamento di molluschi bivalvi l’Emilia-Romagna è al primo posto in Italia per la zona di produzione di tipo A, dove è consentita la raccolta e l’utilizzo per il consumo umano diretto dei molluschi bivalvi (28 allevamenti) ed è la seconda Regione invece per quel che riguarda la produzione di tipo B, dalle quali è consentita la raccolta dei molluschi bivalvi e l’utilizzo per il consumo umano soltanto dopo che gli stessi abbiano subito un trattamento in un centro di depurazione o dopo un congruo periodo in area di stabulazione (27). Per quel che riguarda i banchi naturali gestiti da imprese/consorzi la Regione Emilia-Romagna è al primo posto in Italia sia per l’area A che B (dati Ministero della Salute, molluschi bivalvi, attività di controllo 2019).
“Il Sistema di classificazione e monitoraggio nelle zone di produzione e raccolta dei molluschi bivalvi vivi (disciplinato dalle Determinazioni n. 16348/08 e n. 199/2010), si è dimostrato a tutt'oggi uno strumento di lavoro efficace che ha consentito alla Regione Emilia-Romagna di definire e controllare le zone di produzione ai sensi della normativa comunitaria, garantendo nel contempo l'immissione sul mercato di prodotti igienicamente idonei e sicuri” afferma Anna Padovani del Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione “Con il presente atto (che sostituisce integralmente le sopra citate Determinazioni) si aggiornano le procedure e le modalità operative relative alla classificazione e monitoraggio nelle zone di produzione e raccolta dei molluschi bivalvi vivi, fornendo le indicazioni e le prescrizioni coerenti con gli aggiornamenti normativi intercorsi nella disciplina comunitaria”.
Il Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione, sulla base delle indicazioni fornite delle autorità competenti locali, classifica le aree destinate alla produzione e stabulazione di molluschi bivalvi e ne delimita i confini.