Antibiotico Resistenza

Cos'è l'antibiotico resistenza?

Con antibiotico resistenza si intende l'insensibilità di un batterio ad un antibiotico. Lo sviluppo di resistenze è un fenomeno naturale ed inevitabile, in quanto necessario ai batteri per sopravvivere in presenza di un antibiotico, e l’uso di varie classi di molecole ad azione antimicrobica può favorire la selezione e la diffusione di popolazioni resistenti di agenti batterici.

Uso responsabile degli antibiotici

Negli ultimi decenni, l’abuso e l’utilizzo inappropriato degli antimicrobici sia in medicina umana quanto in medicina veterinaria hanno accelerato e favorito la diffusione dell'antibiotico resistenza ed il fenomeno si è aggravato notevolmente, diventando uno dei principali problemi affrontati dalla sanità pubblica a livello internazionale. E’ quindi doveroso prestare maggiore attenzione nella scelta e nelle modalità di impiego di questi farmaci, per limitare il più possibile la comparsa di organismi resistenti.

Collana FAD "Antibiotico resistenza in ambito veterinario: dal problema alle attività di controllo”

Il Settore Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica, in collaborazione con il Settore Innovazione nei servizi sanitarie e sociali della Regione Emilia-Romagna e con i Servizi Veterinari delle Aziende UU.SS.LL., ha ideato la collana FAD e-learning “Antibiotico resistenza in ambito veterinario: dal problema alle attività di controllo”.
 
L’obiettivo della collana è di sostenere l’attività formativa delle Aziende, come richiesto nel Piano regionale della prevenzione (PRP) 2021-2025 dell'Emilia-Romagna, in continuità con obiettivi e indirizzi del Piano nazionale della prevenzione (PNP) 2020-2025 e con il Piano nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza (PNCAR) 2022-2025, al fine di promuovere la diffusione di conoscenze e competenze nonché rafforzare la conoscenza dei principali strumenti a disposizione dei Servizi Veterinari per la lotta all’antibiotico resistenza e la promozione di un uso prudente degli antibiotici.
 
Il corso base – Introduzione all’antimicrobicoresistenza è disponibile sulla piattaforma e-llaber  a partire dal 10 aprile 2024 ed è rivolto a tutto il personale neoassunto e in formazione (specializzandi), veterinario e non, che lavora all’interno dei Servizi Veterinari aziendali.
 

NEW:  Il corso intermedio – Uso prudente degli antibiotici: promuoverlo e valutarlo è disponibile sulla piattaforma e-llaber a partire dal 7 ottobre 2024 ed è rivolto a tutto il personale neoassunto e in formazione (specializzandi), veterinario e non, che lavora all’interno dei Servizi Veterinari aziendali.

 
 

 

 

Un problema di sanità pubblica

In Italia, le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici per i principali microrganismi patogeni sotto sorveglianza sono aumentate notevolmente dal 2005 (17%) al 2015 (30%). Negli ultimi anni (2015-2022) si mantengono più alte rispetto alla media europea, talvolta in aumento rispetto agli anni precedenti. Si stima che in media muoiano ogni anno 10.780 persone in Italia a causa di infezioni causate da questi batteri resistenti (fonti: OECD. ISS).
 
 
  • La percentuale di resistenza alle cefalosporine di terza generazione in Escherichia coli è sostanzialmente stabile nel 2022 (24,2%) rispetto al 2021 (24,4%), mentre continua ad osservarsi un andamento in calo negli anni 2015- 2022 per gli aminoglicosidi (da 18,4% nel 2015 a 13,2% nel 2022) e i fluorochinoloni (da 44,4% nel 2015 a 31,6% nel 2022). Dopo un aumento osservato nel biennio 2019-2020, nel 2022 si conferma una diminuzione della percentuale di isolati di Klebsiella pneumoniae resistenti ai carbapenemi che è passata dal 33,2% nel 2015 al 24,9% nel 2022. La resistenza ai carbapenemi si mantiene molto bassa in E. coli (0,4%), in lieve diminuzione nella specie Pseudomonas aeruginosa (da 17,2% nel 2021 a 16,4% nel 2022) e stabile in Acinetobacter spp. (88,5%). Per quanto riguarda i batteri multi-resistenti (resistenti ad almeno tre classi di antibiotici contemporaneamente), abbiamo: l’85,4% per Acinetobacter, particolarmente elevata anche se in lieve diminuzione rispetto al 2021; il 29,3% degli isolati di K. Pneumoniae, l’8,2% per E. coli e il 11, 4% per P. aeruginosa, tutti in lieve diminuzione rispetto agli anni precedenti.
  • Per Staphylococcus aureus,la percentuale di isolati resistenti alla meticillina (MRSA), dopo una flessione registrata nel 2021 (30,5% vs 33,5% del 2020), rimane sostanzialmente stabile nel 2022 con un valore pari a 29,9%; per Enterococcus faecium continua ad osservarsi un preoccupante trend in aumento nella percentuale di isolati di resistenti alla vancomicina, che è passata dall’11,1% del 2015 al 30,7% nel 2022 (rispetto al 28,2% del 2021).
  • Per Streptococcus pneumoniae dopo una diminuzione registrata nel 2021 (9,8%), nel 2022 si osserva un aumento della percentuale di isolati resistenti alla penicillina (12,8%). Fonte AR-ISS Sorveglianza nazionale dell’Antibiotico-Resistenza Dati 2022.

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