Blue Tongue
La Blue Tongue (“lingua blu”) o febbre catarrale degli ovini è una malattia virale infettiva non contagiosa, trasmessa da vettori. Tutti i ruminanti domestici e selvatici sono sensibili all’infezione. Non si trasmette all’uomo e non comporta adozione di misure di restrizioni sui prodotti di origine animale.
Perché è importante
La Bluetongue è sostenuta da un virus del genere Orbivirus. Attualmente, se ne conoscono 27 sierotipi, che differiscono fra loro da punto di vista antigenico variandone patogenicità e virulenza. L’infezione viene trasmessa da insetti vettori appartenenti al genere Culicoides. I casi clinici tendono a manifestarsi soprattutto nella specie ovina, ma la Bluetongue ha un impatto economico di notevole entità sull’intero settore zootecnico, dovuto anche alle restrizioni delle movimentazioni di tutti i ruminanti suscettibili in vaste aree geografiche dove è presente la circolazione virale. Le restrizioni prevedono il blocco delle movimentazioni degli animali sensibili all’infezione verso aree indenni o in restrizione per sierotipi diversi. Alcune deroghe alle restrizioni sono consentite alle condizioni previste da dispositivi del Ministero della Salute.
Attualmente la Bluetongue è diffusa in molte aree geografiche d’Europa, compresa l’Italia. La comparsa di nuovi sierotipi in un determinato territorio (...) causa notevoli danni economici per la perdita di animali o un calo delle loro produzioni.
Attualmente la Bluetongue è diffusa in molte aree geografiche d’Europa, compresa l’Italia. La circolazione virale nei territori viene monitorata con continuità e le zone di circolazione virale vengono definite e distinte per ciascun sierotipo circolante. La comparsa di nuovi sierotipi in un determinato territorio o la diffusione di ceppi appartenenti a sierotipi già presenti che hanno acquisito nuove caratteristiche che li rendono più aggressivi o patogeni per l'ospite causano notevoli danni economici per la perdita di animali o un calo delle loro produzioni, per le spese medico-veterinarie sostenute e per il blocco delle movimentazioni animali.
Modalità di trasmissione
Gli insetti appartenenti al genere Culicoides fungono da vettori del virus. In Italia, il principale vettore è il C. imicola. Dopo un solo pasto di sangue su un animale in fase viremica, il culicoide trasmette l’infezione per tutto il suo ciclo di vita. Poichè gli insetti vettori sono in grado di volare, l’infezione può essere trasmessa anche a distanza di chilometri.
Anche se tutte le specie ruminanti sono recettive all’infezione, la malattia colpisce prevalentemente gli ovini con una sintomatologia anche molto grave con febbre, scolo nasale, edema della testa e congestione delle mucose della bocca.
Manifestazioni cliniche
Anche se tutte le specie di ruminanti sono recettive all’infezione, la malattia colpisce prevalentemente gli ovini con una sintomatologia anche molto grave con febbre, scolo nasale, edema della testa e congestione delle mucose della bocca. Nei casi più gravi la lingua, ingrossata e cianotica, fuoriesce dalla bocca e da qui il nome di “lingua blu” dato alla malattia. L’infezione è anche responsabile di malformazioni fetali e aborti e può portare a morte gli animali.
Nei bovini e nei ruminanti selvatici l’infezione può mostrarsi con forme cliniche più o meno evidenti. Il bovino, una volta infettato dall’insetto vettore, presenta una fase viremica molto lunga, fino a 60 giorni post infezione e per questo rappresenta un serbatoio di virus in grado di garantire al virus il superamento dei periodi di freddo invernale nelle zone temperate, in assenza di insetti vettori. Ciò giustifica le severe misure di restrizione previste dalla normativa vigente circa il divieto di movimentazione degli animali sensibili alla malattia.
Come prevenirla
La prevenzione di una malattia a trasmissione vettoriale si basa sulla sorveglianza della circolazione virale e dei vettori. Questa viene messa in atto attraverso il monitoraggio sierologico degli animali sentinella, la cattura e l’esame degli insetti vettori. Sulla base dei sierotipi circolanti può essere messa a punto la vaccinazione che un’importanza strategica al fine di prevenire la comparsa dei sintomi dell’infezione nonché i danni economici diretti e indiretti che ne deriverebbero. Inoltre, gli operatori, per prevenire il rischio di infezione, possono adottare misure per prevenire la trasmissione attraverso gli insetti vettori: trattamenti con insetto repellenti, predisposizione di ricoveri notturni chiusi e protetti con zanzariere a maglia fitta, pulizia ed eliminazione di possibili focolai larvali come scoli di abbeveratoi e liquami.
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