Malattie virali trasmesse da alimenti

Le principali malattie trasmesse da alimenti

Epatite A

Agente eziologico
Virus dell'epatite A.

Caratteristiche dell’agente patogeno
Virus piccolo, tondeggiante, appartenente ai Picornaviridae, del diametro di circa 28 nm, contenente RNA a elica semplice. Si moltiplica nell'epitelio intestinale prima di essere portato al fegato dal sangue. Nella fase tardiva dell'incubazione il virus è diffuso nelle feci.
Relativamente acido-resistente.

Periodo di incubazione
25-28 giorni (intervallo 2-6 settimane).

Sintomi
Perdita di appetito, febbre, malessere, imbarazzo intestinale, nausea e vomito, seguiti da sintomi di danno a carico del fegato (passaggio di urine scure, feci pallide, itterizia).

Postumi
Insufficienza epatica acuta, in particolare nelle persone più anziane.

Durata
Varia con la gravità clinica: guarigione entro poche settimane quando è lieve, diversi mesi quando è grave.

Serbatoio/sorgente
Uomo (acqua di scolo o contaminata).

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
Diffusione tramite la via oro-fecale, originalmente da persona a persona. Può pure essere trasmessa dagli alimenti e dall'acqua a seguito di contaminazione da acque di scolo e addetti al settore alimentare infetti.
Il rischio di trasmissione è massimo nel corso della seconda metà del periodo di incubazione, fino a pochi giorni dalla comparsa dell'itterizia.
Gli alimenti interessati comprendono molluschi e crostacei, frutta e ortaggi crudi, prodotti da forno.

Misure di controllo specifiche
A livello industriale: trattamento dell'acqua, smaltimento igienico delle acque di scolo.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: buona igiene personale, in particolare tramite il lavaggio delle mani con sapone e acqua prima della manipolazione degli alimenti; non trattare gli alimenti se si è infetti; cottura completa di molluschi e crostacei; trattamento termico; buone pratiche igieniche durante la produzione e la trasformazione.
È disponibile un vaccino efficace e dovrebbe essere presa in considerazione l'opportunità di vaccinazione degli operatori professionali del settore alimentare e dei viaggiatori. L'immunoglobulina sierica è efficace nella prevenzione della malattia se somministrata entro 14 giorni dall'esposizione all'epatite A e può essere utilizzata come profilassi pre-esposizione in viaggiatori che non possono essere vaccinati.
Esclusione dal lavoro/scuola: in tutti i casi (compresi quelli dei gruppi a rischio 1-4) per 7 giorni dalla comparsa di itterizia e/o altri sintomi.

Diffusione
Cosmopolita. Incidenza ++.

Altri commenti
Possono aversi portatori asintomatici. L'infezione negli adulti è più grave che nei bambini, in cui l'infezione è spesso asintomatica e conferisce immunità. Mortalità di circa 0,3%, ma può essere più elevata negli adulti sopra i 50 anni di età.

Gastroenterite virale

Agente eziologico
Molti virus diversi, comprendenti Adenovirus, Coronavirus, Rotavirus, Parvovirus, Calicivirus e Astrovirus. Quelli associati più comunemente con focolai di malattie trasmesse dagli alimenti sono descritti come virus strutturati, tondi, piccoli (SRSV), che includono norovirus (virus Norvalk).

Caratteristiche dell’agente patogeno
Questi virus presentano una varietà di caratteristiche biochimiche e fisiche.

Periodo di incubazione
15-50 ore.

Sintomi
Diarrea e vomito, che è spesso grave e incoercibile con comparsa improvvisa.

Postumi
Di norma auto-limitata.

Durata
2 giorni.

Serbatoio/sorgente
Uomo.

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
I virus gastroenterici si diffondono solitamente per via oro-fecale. Gli alimenti e l'acqua potabile possono essere contaminati sia alla fonte, se esposti ad acque di scolo/acque reflue nell'ambiente o utilizzate per l'irrigazione, sia da un addetto al settore alimentare infetto. I molluschi e i crostacei sono gli alimenti più comuni contaminati alla fonte, ma un ampio spettro di alimenti cotti e non cotti è risultato implicato nella contaminazione secondaria da parte di addetti al settore alimentare.

Misure di controllo specifiche
A livello industriale: smaltimento igienico delle acque reflue; trattamento dell'acqua potabile; trattamento delle acque di scolo utilizzate per l'irrigazione; trattamento termico; buone pratiche igieniche nel corso della produzione e della trasformazione.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: buona igiene personale (lavaggio delle mani con sapone e acqua); astenersi dal manipolare alimenti in caso di malattia, specialmente in presenza di diarrea e vomito.
Sono attualmente disponibili vaccini contro i rotavirus.

Diffusione
Cosmopolita. Incidenza per i rotavirus ++/+++, per altri +. Le infezioni da rotavirus contribuiscono per il 15-25% dei casi di malattie diarroiche identificate nei bambini controllati presso i centri di trattamento nei Paesi in via di sviluppo.

Poliomielite

Agente eziologico
Poliovirus.

Caratteristiche dell’agente patogeno
Virus piccolo, rotondo, membro dei Picornaviridae, contenente RNA a elica semplice; resiste a pH 3-5. Il virus infetta il tratto gastrointestinale, si diffonde nei linfonodi regionali e, in una minoranza di casi, nel sistema nervoso.

Periodo di incubazione
3-14 giorni.

Sintomi
La poliomielite può essere una viremia transiente caratterizzata da febbre e malessere. In una minoranza di casi può progredire a un secondo stadio di viremia persistente in cui il virus invade il sistema nervoso centrale causando livelli variabili di paralisi. La malattia più grave è caratterizzata da grave dolore muscolare e da rigidità del collo e del dorso, con o senza paralisi flaccida. La paralisi flaccida si verifica in <1% delle infezioni da Poliovirus, più spesso nelle gambe, talvolta nelle braccia. La paralisi dei muscoli utilizzati nella respirazione e/o nella deglutizione è potenzialmente mortale. L'infezione è di norma asintomatica nei bambini piccoli e conferisce immunità, ma è più grave nei bambini più grandi e negli adulti giovani.

Postumi
Paralisi permanente.

Durata
Il massimo grado della paralisi è raggiunto in generale entro 3-4 giorni. Una paralisi che persiste per più di 60 giorni è probabile che risulti permanente.

Serbatoio/sorgente
Uomo, nella stragrande maggioranza dei casi persone asintomatiche.

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
Principalmente trasmissione da persona a persona per via oro-fecale. Gli alimenti e l'acqua di bevanda sono veicoli potenziali per la trasmissione dove gli standard igienici sono bassi. In alcuni casi il latte e altri alimenti contaminati da feci sono risultati veicoli di trasmissione.

Misure di controllo specifiche
Vaccinazione.

Misure di controllo specifiche per gli alimenti:
A livello industriale: trattamento dell'acqua potabile; sistema efficace di trattamento delle acque di scolo; trattamento termico; buone pratiche igieniche durante la produzione e la trasformazione.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: procedure di preparazione sicure dal punto di vista igienico, compreso l'accurato lavaggio delle mani con acqua e sapone; cottura e riscaldamento completi degli alimenti prima del consumo e lavaggio accurato di tutta la frutta e gli ortaggi.

Diffusione
La poliomielite è stata quasi completamente eradicata nei Paesi industrializzati e nelle Americhe mediante sistemi efficaci di immunizzazione. Incidenza nei Paesi in via di sviluppo +/++, secondo il livello di copertura dell'immunizzazione.

Altri commenti
Massimo rischio di trasmissione diversi giorni prima e dopo la comparsa dei sintomi. I neonati e i bambini al di sotto dei 5 anni di età sono i soggetti maggiormente colpiti. È raccomandata l'immunizzazione degli anziani, in particolare quando viaggiano all'estero.

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