Malattie parassitarie trasmesse da alimenti

Le principali malattie trasmesse da alimenti

Amebiasi

(dissenteria amebica)

Agente eziologico
Protozoi: Entamoeba histolytica.

Caratteristiche dell’agente patogeno
Ameboide, anaerobico aerotollerante che sopravvive nell’ambiente in forma incistata. Le cisti rimangano vitali e infettive nelle feci per diversi giorni, nel terreno per almeno 8 giorni a 28-34 °C (e per >1 mese a 10 °C). Relativamente resistente al cloro.

Periodo di incubazione
2-4 settimane (oscilla da diverse settimane a diversi mesi).

Sintomi
Diarrea sanguinolenta grave, dolori addominali, febbre e vomito. La maggior parte delle infezioni rimane asintomatica.

Postumi
Ascessi epatici.

Durata
Da settimane a mesi.

Serbatoio/sorgente
Principalmente l'uomo, ma anche cani e gatti. Il patogeno è stato anche riscontrato nelle acque scure e nelle acque reflue utilizzate per l’irrigazione.

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
La trasmissione avviene principalmente attraverso l’ingestione di alimenti contaminati con le feci e con acqua contenente le cisti. Le cisti sono escrete in gran numero (oltre 5 x 10^7 cisti al giorno) dai soggetti infetti. La malattia si diffonde per via oro-fecale, per contatto da persona a persona o tramite alimenti e acque contaminate da feci.
Gli alimenti interessati comprendono frutta e ortaggi e acqua potabile.

Misure di controllo specifiche
A livello industriale: filtrazione e disinfezione degli approvvigionamenti idrici; trattamento igienico delle acque reflue; trattamento delle acque di irrigazione; trattamento termico; buone pratiche igieniche durante la produzione e la trasformazione.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: bollire l’acqua quando la sicurezza della stessa non è garantita; lavaggio accurato della frutta e degli ortaggi; cottura completa degli alimenti; lavaggio accurato delle mani.

Diffusione
Cosmopolita, specialmente nei giovani adulti: Incidenza nei Paesi industrializzati +, nei Paesi in via di sviluppo con scarse condizioni igieniche ++.

Anisakiasi

Agente eziologico
Elminti, nematodi: Anisakis spp.

Caratteristiche dell’agente patogeno
Nematode sottile e filiforme lungo 1,5-1,6 cm e con diametro di 0,1 cm.

Periodo di incubazione
Diverse ore; sintomi intestinali dopo parecchi giorni o settimane.

Sintomi
Le larve mobili si inseriscono nella parete dello stomaco provocando ulcera e nausea, vomito e dolore addominale, a volte con ematemesi. Le larve migrano e si attaccano all’orofaringe, causando tosse; nel piccolo intestino possono causare ascessi eosinofili.

Postumi
Dolore addominale cronico, massa addominale.

Durata
Generalmente si risolve in 2 settimane, raramente persiste da mesi ad anni.

Serbatoio/sorgente
Mammiferi marini (per le specie di Anisakis spp. che sono parassiti per l’uomo).

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
Consumo di muscoli di alcuni pesci di acqua salata trattati in modo non adeguato.
Gli alimenti interessati includono i piatti di pesce crudo. (per esempio, sushi, sashimi, aringhe, ceviche).

Misure di controllo specifiche
A livello industriale: irradiazione; trattamento termico, congelamento, lavaggio (eviscerazione) del pesce appena pescato (per prevenire la migrazione post-mortem delle larve infettive dal mesentere del pesce ai muscoli); trattamento termico; buone pratiche igieniche durante la produzione e la trasformazione.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: lavaggio del pesce; accurata cottura prima del consumo; congelamento (-23 °C per 7 giorni).

Diffusione
Soprattutto in Paesi dove è comune il consumo di pesce crudo o trattato in modo inadeguato, per esempio Nord Europa, Giappone, America Latina. In Giappone sono stati segnalati più di 12.000 casi. Sono stati riferiti anche casi in altre parti del mondo, visto che le abitudini alimentari cambiano con l’immigrazione.

Altri commenti
I sintomi assomigliano a quelli dell’appendicite.


Download:

Ascariasi

Agente eziologico
Elminti, nematodi: Ascaris lumbricoides.

Caratteristiche dell’agente patogeno
Nematode di grandi dimensioni (vermi tondi) infestante l'intestino tenue. I maschi adulti misurano 15-31 cm x 2-4 mm, le femmine 20-40 cm x 3-6 mm. Le uova vanno incontro all'embrionazione nel suolo; dopo 2-3 settimane esse divengono infettive e possono rimanere vitali per diversi mesi o anni in suoli favorevoli.
Le larve fuoriescono dall'uovo nel duodeno, attraversano la parete intestinale e raggiungono il cuore e i polmoni tramite il sangue. Le larve crescono e si sviluppano nei polmoni; 9-10 giorni dopo l'infezione esse fuoriescono dai capillari polmonari negli alveoli e migrano attraverso i rami bronchiali e la trachea alla faringe, dove vengono deglutiti, raggiungendo l'intestino 14-20 giorni dopo l'infezione. Nell'intestino si sviluppano in adulti e iniziano a deporre le uova 40-60 giorni dopo l'ingestione delle uova embrionate. Il ciclo biologico si completa in 8 settimane.

Periodo di incubazione
Prima comparsa delle uova nelle feci 60-70 giorni dopo l'ingestione delle uova. I sintomi di ascariasi larvale compaiono 4-16 giorni dopo l'infezione.

Sintomi
Generalmente asintomatica. Disturbi gastrointestinali, colica e vomito; febbre; osservazione di vermi vivi nelle feci; alcuni pazienti possono presentare sintomi polmonari o disturbi neurologici nel corso della migrazione delle larve.

Postumi
Un'infestazione grave di vermi può causare una carenza nutrizionale; altre complicazioni, talvolta fatali, comprendono l'ostruzione dell'intestino da parte di un bolo di vermi (osservata particolarmente nei bambini), ostruzione del dotto biliare o del dotto pancreatico.

Durata
I vermi adulti possono vivere 12 mesi o più.

Serbatoio/sorgente
Uomo; suolo e vegetazione su cui è stato depositato materiale fecale contenente uova.

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
Ingestione di uova infettive dal suolo contaminato con feci o con vegetali e acqua contaminati.

Misure di controllo specifiche
Utilizzazione di impianti igienici; smaltimento sicuro degli escreti; protezione degli alimenti dallo sporco e dal suolo; lavaggio accurato del prodotto. Gli alimenti caduti sul pavimento non dovrebbero essere consumati se non dopo lavaggio o cottura, in particolare nelle aree endemiche. Trattamento termico, buone pratiche igieniche durante la produzione e la trasformazione.

Diffusione
Cosmopolita. Incidenza da + a +++, secondo la regione. Prevalenza elevata (>50%) nei Paesi umidi e tropicali.

Altri commenti
Nelle aree endemiche la prevalenza massima si riscontra nei bambini di età da 3 a 8 anni.

Clonarchiasi

Agente eziologico
Elminta, trematode (verme piatto): Clonorchis sinensis, distoma epatico cinese (od orientale).

Caratteristiche dell’agente patogeno
Verme piatto, lungo 10-25 mm, largo 3-5 mm, di norma spatuliforme, di colore giallo-bruno (dovuto alla colorazione da parte della bile); ha una ventosa orale e una ventosa ventrale ed è ermafrodita. Le uova misurano 20-30 μm x 15-17 μm, sono opercolate e sono fra le più piccole uova di trematodi che possono essere presenti nell'uomo.

Periodo di incubazione
Varia con il numero di vermi presenti. I sintomi iniziano con l'entrata dei distomi immaturi nel sistema biliare un mese dopo che le larve incistate (metacercarie) sono ingerite.

Sintomi
La maggior parte dei pazienti è asintomatica, ma può presentare eosinofilia. Comparsa graduale di malessere nel quadrante superiore destro, anoressia, indigestione, dolore addominale o distensione e movimento irregolare dell'intestino. I pazienti con infezione grave presentano debolezza, perdita di peso, malessere epigastrico, gonfiore addominale, diarrea, anemia, edema. Negli stadi più tardivi si verificano ittero, ipertensione portale, asciti e sanguinamento gastrointestinale superiore.

Postumi
Epatomegalia, raramente splenomegalia, colangite piogena ricorrente e pancreatite, carcinoma colangiocellulare. È stato riferito che l'infezione ripetuta o grave durante l'infanzia causa nanismo e sviluppo sessuale ritardato.

Durata
Una patologia acuta si sviluppa occasionalmente dopo 2-3 settimane dall'esposizione iniziale. I vermi adulti possono vivere molti anni.

Serbatoio/sorgente
Le chiocciole sono il primo ospite intermedio: circa 40 specie di pesci di fiume possono avere la funzione di secondo ospite intermedio. L'uomo, i cani, i gatti e molte altre specie di mammiferi che si nutrono di pesci sono ospiti definitivi.

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
L'uomo si infetta tramite il consumo di pesce di acqua dolce crudo o poco cucinato contenente larve incistate (metacercarie). Durante la digestione le larve fuoriescono dalle cisti e migrano attraverso il dotto biliare comune alle radicole biliari. Le uova deposte nei canali biliari sono evacuate nelle feci. Le uova nelle feci contengono miracidi completamente sviluppati; quando sono ingerite da una chiocciola opercolata, esse si schiudono nel suo intestino e i miracidi penetrano nei tessuti e generano asessualmente larve (cercarie) che migrano nell'acqua. A contatto con un secondo ospite intermedio, le cercarie penetrano nell'ospite e si incistano, di norma nel muscolo, occasionalmente sul lato inferiore delle squame. Il ciclo biologico completo uomo-chiocciola-pesce-uomo richiede almeno 3 mesi.

Misure di controllo specifiche
A livello industriale: corretto smaltimento degli escreti e delle acque di scolo/acque reflue per prevenire la contaminazione dei corsi d'acqua; trattamento delle acque reflue utilizzate per l'acquacoltura; irradiazione del pesce d'acqua dolce; trattamento termico (per esempio, inscatolamento); buone pratiche igieniche durante la produzione e la trasformazione.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: cottura completa del pesce d'acqua dolce.
I consumatori dovrebbero evitare di consumare pesce d'acqua dolce crudo o non completamente cotto.
Altre: controllo delle chiocciole con molluschicidi quando è fattibile; trattamento farmacologico della popolazione per ridurre il serbatoio d'infezione; eliminazione dei cani e dei gatti randagi.

Diffusione
Incidenza ++/+++ nella parte endemica del Pacifico Occidentale (Cina, Giappone, penisola di Corea, Malaysia, Viet Nam). In Europa (parte orientale della Federazione Russa) ++.

Altri commenti
Circa un terzo delle infezioni croniche è asintomatico.

Criptosporidiosi

Agente eziologico
Protozoi: Cryptosporidium parvum.

Caratteristiche dell’agente patogeno
L'organismo ha un ciclo biologico complesso che può aver luogo in un singolo ospite animale. Esso produce oocisti (diametro 4-6 μm) che sono molto resistenti alla clorazione ma sono soppresse dai procedimenti convenzionali di cottura.

Periodo di incubazione
2-4 giorni.

Sintomi
Diarrea persistente, nausea, vomito e dolore addominale, talvolta accompagnati da una sindrome simile all'influenza con febbre.

Postumi
Malattia più grave in individui immunocompromessi, in particolare in pazienti affetti da AIDS, determinante un malassorbimento grave dei nutrienti e perdita di peso.

Durata
Da diversi giorni a 3 settimane.

Serbatoio/sorgente
Uomo, animali selvatici e domestici, per esempio bovini.

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
Diffusione per via oro-fecale, contatto persona-persona o consumo di alimenti e acqua contaminati da feci, bagni in corpi d'acqua contaminati.
Gli alimenti interessati comprendono latte crudo, acqua potabile e sidro di mele.

Misure di controllo specifiche
A livello industriale: pastorizzazione/sterilizzazione del latte; filtrazione e disinfezione dell'acqua; smaltimento sanitario di escreti, acque reflue e di scolo; trattamento termico; buone pratiche igieniche durante la produzione e la trasformazione.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: bollitura dell'acqua potabile quando non è disponibile acqua sicura; bollitura del latte; cottura completa degli alimenti; lavaggio accurato delle mani.

Diffusione
Cosmopolita. La criptosporidiosi è una delle cause principali di sindrome diarroica nei neonati e nei bambini, rappresentando il 5-15% dei casi di diarrea nei bambini monitorati nei centri ospedalieri. Incidenza +++, nei Paesi industrializzati (spesso in centri di ricovero giornaliero) ++.

Altri commenti
I bambini sotto i 5 anni di età sono a maggior rischio di infezione. Gli individui immunocompromessi possono andare soggetti a infezione più prolungata e grave; può essere fatale nei pazienti affetti da AIDS.

Fascioliasi

Agente eziologico
Elminti, Trematodi (vermi piatti): Fasciola hepatica e Fasciola gigantica.

Caratteristiche dell’agente patogeno
Fasciola hepatica: distoma grande (25-30 mm x 15 mm), di colore grigio chiaro con bordi scuri, a forma di foglia, con un cono cefalico distinto all'estremità anteriore. Le uova sono usualmente di 130-150 μm x 63-90 μm con opercolo non appariscente, guscio irregolare all'estremità opercolare, non embrionato.
F. gigantica è più grossa di F. hepatica, misura fino a 7 cm di lunghezza e ha una forma più attenuata. Le uova misurano 150-190 μm x 70-90 μm.

Periodo di incubazione
4-6 settimane.

Sintomi
Febbre, sudore, dolore addominale, vertigini, tosse, asma bronchiale, orticaria. L'infezione acuta nei bambini è associata a dolore del quadrante superiore destro o a dolore addominale generalizzato, febbre e anemia, e può essere fatale. Nell'uomo sono comuni infezioni ectopiche.

Postumi
Lesioni necrotiche; modificazioni infiammatorie, adenomatose e fibrotiche del dotto biliare, stasi biliare, atrofia del fegato e cirrosi periportale, colecistite e colelitiasi.

Durata
I sintomi corrispondenti alla migrazione epatica possono durare 4 mesi o più. La fascioliasi cronica è di solito subclinica, ma i distomi adulti possono vivere 10 anni.

Serbatoio/sorgente
Le chiocciole sono l'ospite intermedio. Gli ovini, i bovini e l'uomo sono gli ospiti definitivi.

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
L'infezione nell'uomo avviene tramite il consumo di piante acquatiche come il crescione (Nasturtium officinale) crudo, che porta metacercarie. Le metacercarie infettive dopo l'ingestione si schiudono e le larve passano alla cavità addominale attraverso la parete intestinale, entrano nel fegato e, dopo lo sviluppo, nei dotti biliari, dove iniziano a deporre uova 3-4 mesi dopo l'esposizione iniziale. Le uova vengono trasportate dalla bile nell'intestino ed evacuate con le feci. Le uova maturano e si sviluppano in miracidi (larve ciliate mobili) in poche settimane. I miracidi penetrano nelle chiocciole (ospite intermedio) e producono cercarie liberamente natanti. In condizioni favorevoli le cercarie possono iniziare a emergere dalle chiocciole entro 6 settimane e si incistano nella vegetazione (metacercarie).

Misure di controllo specifiche
A livello industriale: smaltimento sicuro degli escreti e delle acque di scolo e acque reflue; trattamento farmacologico del bestiame contro il parassita; prevenzione dell'accesso degli animali a colture commerciali di crescione e controllo dell'acqua utilizzata per l'irrigazione, trattamento termico; buone pratiche igieniche durante la produzione e la lavorazione.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: cottura accurata degli alimenti.
I consumatori dovrebbero evitare il consumo di crescione crudo.
Altre: Controllo delle chiocciole con molluschicidi nei casi in cui sia fattibile; trattamento farmacologico della popolazione per ridurre il serbatoio d'infezione.

Diffusione
Africa (Egitto, Etiopia), Americhe (Bolivia, Ecuador, Perù), Asia (Iran), Europa (Francia, Portogallo, Spagna), Pacifico Occidentale (Cina). Incidenza ++/+++ secondo il Paese.

Giardiasi

Agente eziologico
Protozoi: Giardia lamblia.

Caratteristiche dell’agente patogeno
Flagellato con stadio di cisti resistente nell'ambiente e stadio di trofozoite vegetativo. Le cisti sono ovali e lunghe 7-14 μm, resistenti al processo di clorazione utilizzato in molti sistemi di trattamento delle acque, ma soppresse dai metodi tradizionali di cottura. Una volta ingerite, le cisti rilasciano il trofozoite attivo, che aderisce alla parete intestinale.

Periodo di incubazione
7-10 giorni (intervallo 4-25 giorni).

Sintomi
Diarrea (che può essere cronica e recidivante), crampi addominali, affaticamento, perdita di peso, anoressia e nausea. I sintomi possono essere causati da una tossina proteica.

Postumi
Colangite, distrofia, sintomi alle articolazioni, iperplasia linfoide.

Durata
Da settimane ad anni.

Serbatoio/sorgente
Uomo e animali.

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
Gli individui infetti emettono cisti di Giardia in gran numero. La malattia si diffonde per via oro-fecale, contatto da persona a persona o alimenti e acqua contaminati da feci. Le cisti sono state isolate da lattughe e frutti come le fragole. L'infezione è pure associata ad acqua di bevanda derivante da acque di superficie e pozzi poco profondi.
Gli alimenti interessanti comprendono acqua, salmone inscatolato a livello domestico e insalata tagliata.

Misure di controllo specifiche
A livello industriale: filtrazione e disinfezione dell'acqua; smaltimento igienico degli escreti e delle acque reflue; trattamento dell'acqua di irrigazione; trattamento termico; buone pratiche igieniche durante la produzione e la trasformazione.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: bollitura dell'acqua quando non è disponibile acqua sicura dal punto di vista igienico; lavaggio accurato di frutta e ortaggi; cottura accurata degli alimenti; lavaggio accurato delle mani.
I consumatori e, più specificamente, i campeggiatori dovrebbero evitare di bere acqua superficiale a meno che non sia stata bollita o filtrata.

Diffusione
Cosmopolita. Incidenza nei Paesi industrializzati ++, nei Paesi in via di sviluppo con misure igieniche insufficienti +++.

Altri commenti
Numero elevato di portatori asintomatici. I bambini sono colpiti più frequentemente degli adulti. I turisti sono particolarmente a rischio. La malattia è prolungata e più grave in individui immunocompromessi, in particolare pazienti affetti da AIDS.

Opistorchiasi

Agente eziologico
Elminti, Trematodi (vermi piatti): Opistorchis viverrini e O. felineus (distomi epatici).

Caratteristiche dell’agente patogeno
Caratteristiche morfologiche simili a quelle di Clonorchis sinensis. Misura 8-11 mm x 1,5-2 mm. Le uova misurano 30 μm x 12 μm e sono più sottili di quelle di C. sinensis. L'organismo vive nei dotti biliari intraepatici e nel pancreas ed è stato pure ritrovato nei polmoni.

Periodo di incubazione
Opistorchis felineus: 2-4 settimane, molto occasionalmente una settimana.

Sintomi
Febbre, dolore addominale, capogiri, orticaria. I casi cronici possono portare a diarrea, flatulenza, intolleranza agli alimenti grassi, dolore epigastrico e al quadrante superiore destro, ittero, febbre, epatomegalia, stanchezza, anoressia e in alcuni casi emaciazione ed edema.

Postumi
Colecistite, colangite, ascessi nel fegato e calcoli biliari. Con l'infezione da O. viverrini e forse anche da O. felineus è associato il colangiocarcinoma.

Durata
L'infezione in assenza di trattamento può essere cronica.

Serbatoio/sorgente
Il primo ospite intermedio è la chiocciola d'acqua dolce; numerose specie ittiche rappresentano il secondo ospite intermedio. L'uomo, i cani, i gatti e altri mammiferi che si nutrono di pesce o di scarti di pesce sono gli ospiti definitivi.

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
Il ciclo di Opistorchis è simile a quello di C. sinensis.
Gli alimenti interessati sono i pesci d'acqua dolce crudi o trattati in modo incompleto.

Misure di controllo specifiche
A livello industriale: smaltimento sicuro degli escreti e delle acque di scolo e degli effluenti; trattamento dell'acqua di scolo utilizzata in acquacoltura; irradiazione del pesce fresco; congelamento; trattamento termico, per esempio inscatolamento; buone pratiche igieniche durante la produzione e la trasformazione.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: cottura completa del pesce d'acqua dolce.
I consumatori dovrebbero evitare di consumare pesce d'acqua dolce crudo o cotto in modo non completo.
Altre: controllo delle chiocciole quando è fattibile; trattamento farmacologico della popolazione per ridurre il serbatoio d'infezione; eliminazione dei cani e dei gatti randagi.

Diffusione
Opistorchis viverrini: Cambogia, Laos, Tailandia.
Opistorchis felineus: Europa (Paesi Baltici, Germania Orientale, Kazakistan, Polonia, Federazione Russa, Ucraina), Asia (India, Giappone, Tailandia).
Incidenza nei Paesi dell'Europa Orientale ++, Nei Paesi dell'Asia +++.

Paragonimiasi

Agente eziologico
Elminti, Trematodi (vermi piatti): Paragonimus westermani (distoma polmonare).

Caratteristiche dell’agente patogeno
Bruno rossastro, ermafrodita, lungo 10-12 mm, largo 5-7 mm, di forma da lineare a sferica. Uova di colore giallo-bruno, a guscio spesso, delle dimensioni di 80-120 μm, non embrionate nelle feci o nell'espettorato, con opercolo prominente. Il guscio è ispessito a livello dell'estremità opercolare.

Periodo di incubazione
Stadio acuto: da diversi giorni a diverse settimane. Stadio cronico: i sintomi polmonari compaiono dopo 3 mesi.

Sintomi
Gli stadi precoci sono di norma asintomatici. L'infezione grave può portare a febbre, affaticamento, mialgia generalizzata e dolore addominale, con eosinofilia.

Postumi
La paragonimiasi pleuropolmonare causa tosse cronica, dolore toracico, espettorato viscoso sanguinolento. Le infezioni gravi producono sintomi simili a quelli della tubercolosi. I sintomi sistemici consistono in affaticamento, febbre, mialgia, dolore toracico e dispnea.
Paragonimiasi ectopica (lesione extrapolmonare): la migrazione del verme attraverso il cervello può causare emorragia cerebrale, edema o meningite.
La paragonimiasi addominale provoca dolore addominale e diarrea con sangue e muco quando la mucosa intestinale è ulcerata.

Durata
L'infezione in assenza di trattamento può divenire cronica. I vermi adulti possono vivere 20 anni.

Serbatoio/sorgente
Le chiocciole d'acqua dolce sono il primo ospite intermedio, i granchi e i gamberi il secondo ospite intermedio. L'uomo, i cani, i maiali e altri animali selvatici e domestici sono gli ospiti definitivi.

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
Gli ospiti definitivi sono infettati attraverso il consumo di crostacei di acqua dolce (granchi e gamberi) cotti in modo non adeguato o trattati inadeguatamente, o da altri alimenti o utensili soggetti a contaminazione incrociata. A seguito dell'ingestione, le metacercarie fuoriescono nel duodeno dell'ospite e le larve penetrano attraverso la parete intestinale e migrano al di sotto del peritoneo, dove rimangono per 5-7 giorni. Per un periodo di circa due settimane dopo l'infezione, i vermi immaturi penetrano attraverso il diaframma, entrano nella cavità pleurica e successivamente si spostano nel parenchima polmonare, dove maturano. A questo stadio, le uova possono essere presenti nell'espettorato senza che l'ospite presenti alcun sintomo. Durante lo stadio iniziale dell'infezione dei polmoni i vermi adulti migrano attraverso i tessuti e causano polmonite emorragica focale. Dopo 12 settimane, i vermi nel parenchima polmonare provocano tipicamente una reazione granulomatosa che gradualmente dà corso allo sviluppo di incapsulamento fibrotico. Lesioni extrapolmonari sono causate da vermi che raggiungono foci ectopici e vi si sviluppano..

Misure di controllo specifiche
A livello industriale: smaltimento sicuro degli escreti e delle acque di scolo e acque reflue per prevenire la contaminazione dei fiumi; trattamento termico; buone pratiche igieniche durante la produzione e la trasformazione.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: cottura completa di granchi e gamberi e manipolazione igienica di questi alimenti.
I consumatori dovrebbero evitare il consumo di granchi e gamberi crudi o cotti solo parzialmente.
Altre: controllo delle chiocciole con molluschicidi quando è fattibile; trattamento farmacologico della popolazione per ridurre il serbatoio di infezione; eliminazione di cani e gatti randagi.

Diffusione
Africa (Camerun, Nigeria), America Latina (Ecuador, Perù), Asia (Cina, Giappone, Penisola Coreana, Laos, Filippine, Tailandia). Incidenza in questi Paesi +++.

Teniasi (e cisticercosi)

Agente eziologico
Elminti, Cestodi:
Taenia solium (verme piatto dei suini), Taenia saginata (verme piatto dei bovini).

Caratteristiche dell’agente patogeno
T. solium causa sia l'infezione intestinale con i vermi adulti, sia infezioni somatiche con le uova (cisticercosi): quando le uova o le proglottidi di T. solium vengono inghiottite, le uova si schiudono nel piccolo intestino e le larve migrano al tessuto sottocutaneo, al muscolo striato e ad altri tessuti e organi vitali del corpo, dove formano cisti. Il verme adulto comprende lo scolice, del diametro di 1 mm e munito di due serie di uncini e quattro ventose, e una catena di segmenti che varia da 1,8 a 4 m di lunghezza.
T. saginata causa solo infezione intestinale con gli adulti. Il verme adulto comprende lo scolice, del diametro di 1-2 mm e fornito di quattro ventose, il collo e la catena di segmenti, che varia in lunghezza da 35 mm a 6 m.

Periodo di incubazione
Per la cisticercosi, da pochi giorni a decine di giorni.
Le uova compaiono nelle feci 8-12 settimane dopo l'infezione da T. solium, dopo 10-14 settimane dall'infezione da parte di T. saginata.

Sintomi
Nervosismo, insonnia, anoressia, perdita di peso, dolore addominale e disturbi digestivi. La cisticercosi del cervello può causare attacchi epilettiformi, segni di ipertensione intracraniale o turbe psichiatriche e può essere fatale.

Postumi
Si verificano conseguenze gravi sulla salute quando le larve si localizzano nell'occhio, nel sistema nervoso centrale e nel cuore.

Durata
I vermi possono sopravvivere 30 anni nell'intestino.

Serbatoio/sorgente
L'uomo; i suini e i bovini sono l'ospite intermedio, rispettivamente, per T. solium e T. saginata.

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
La teniasi è causata dal consumo di carne bovina (T. saginata) o di carne suina (T. solium) cruda o non completamente cotta contenente cisticerchi.
Le proglottidi gravide del parassita sono escrete nelle feci. Le uova all'interno dei segmenti sono infettive. Quando uova vive sono ingerite da bovini o suini, si sviluppano in cisticerchi.
La cisticercosi è causata dall'ingestione di uova di T. solium per via oro-fecale, dal contatto da persona a persona, dall’autoinfezione (mani non lavate) o dal consumo di alimenti contaminati, per esempio ortaggi.

Misure di controllo specifiche
A livello industriale: prevenzione della contaminazione fecale del terreno, dell'acqua e degli alimenti di origine animale mediante smaltimento sicuro delle acque reflue; da evitare l'impiego di acque di scolo per uso irriguo. L'irradiazione, il trattamento termico e il congelamento sopprimono i cisticerchi; trattamento termico; buone pratiche igieniche nel corso della produzione e trasformazione.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: cottura completa delle carni.
Altre: diagnosi precoce e trattamento di prevenzione della cisticercosi.

Diffusione
Cosmopolita. Molto comune in Africa, America Latina, Europa Orientale e Sud-Est Asiatico. Incidenza da + a +++ in aree ad alta prevalenza.

Altri commenti
Le uova di T. saginata infettano solo i bovini, quelle di T. solium solo i suini e l'uomo. Le uova di ambedue le specie sono diffuse nell'ambiente fino a quando il verme rimane nell'intestino, talvolta per più di 30 anni. Le uova possono restare vitali nell'ambiente per mesi.

Toxoplasmosi

e toxoplasmosi congenita

Agente eziologico
Protozoi: Toxoplasma gondii.

Caratteristiche dell’agente patogeno
Protozoi Coccidi della famiglia Sarcocystidae; ciclo vitale complesso.

Periodo di incubazione
5-23 giorni.

Sintomi
Infezioni spesso asintomatiche o presenti come malattia acuta con linfoadenopatia e linfocitosi persistenti per giorni o settimane.

Postumi
Nel corso della gravidanza, l'infezione transplacentare può determinare aborto o nascita prematura, corioretinite, danno cerebrale. Nei soggetti immunocompromessi l'infezione può causare cerebrite, corioretinite, polmonite, miocardite, esantema e morte. La toxoplasmosi cerebrale è una minaccia particolare per i pazienti ammalati di AIDS.

Durata
I sintomi di infezione acuta possono persistere per giorni o settimane. Le cisti che rimangono nel tessuto possono riattivarsi se il sistema immunitario viene compromesso.

Serbatoio/sorgente
Gatti e altri felini; sono ospiti intermedi gli ovini, i caprini, i roditori, i suini, i bovini e gli uccelli, che possono essere portatori di uno stadio infettivo di T. gondii incistato nel tessuto, per esempio nel muscolo o nel cervello. Le cisti rimangono vitali per lunghi periodi, forse per l'intera vita dell'animale.

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
L'infezione avviene tramite l'ingestione di oocisti. I bambini possono infettarsi giocando in sabbia inquinata da feci di gatti. Le oocisti emesse dai gatti possono sporulare e divenire infettive 1-5 giorni dopo e possono rimanere infettive nell'acqua o nel suolo per un anno. L'infezione può essere contratta anche mangiando carne cruda o poco cotta contenenti le cisti o cibo o acqua contaminati da feci di felini. Può verificarsi l'infezione transplacentare quando l'infezione è contratta durante la gravidanza.
Gli alimenti interessati sono la carne cruda o poco cotta, gli ortaggi e il latte di capra.

Misure di controllo specifiche
A livello industriale: irradiazione della carne; trattamento termico; buone pratiche igieniche nel corso della produzione e della trasformazione.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: cottura completa della carne; lavaggio accurato di frutta e ortaggi; buona igiene personale (in particolare, dopo il contatto con gatti e prima della preparazione degli alimenti); smaltimento sicuro delle feci dei gatti.
I consumatori, in particolare le donne in gravidanza se non immuni, dovrebbero essere consigliati di evitare la carne cruda e non completamente cotta, di lavare accuratamente gli ortaggi e di lavarsi le mani dopo il contatto con gatti.

Diffusione
Cosmopolita. Incidenza da + a ++.

Altri commenti
Le cisti di T. gondii rimangono nel tessuto e potrebbero essere riattivate se il sistema immunitario viene compromesso. In individui immunosoppressi l'infezione può essere fulminante e fatale.

Trichinellosi

(trichiniasi, trichinosi)

Agente eziologico
Elminta, Nematode: Trichinella spiralis.

Caratteristiche dell’agente patogeno
Nematode intestinale bianco (verme tondo) visibile a occhio nudo. La forma trasmissibile è la cisti larvale (approssimativamente 0,4 mm x 0,25 mm) ritrovata principalmente nel muscolo della carne suina. Nella fase iniziale della trichinellosi le larve ingerite con la carne si sviluppano rapidamente in adulti nell'epitelio intestinale. I vermi femmina producono larve che penetrano nei vasi linfatici o nelle venule e sono diffuse tramite il sangue in tutto il corpo. Le larve divengono incapsulate nei muscoli scheletrici.

Periodo di incubazione
Fase iniziale: numerosi giorni.
Sintomi sistemici: 8-21 giorni.

Sintomi
L'infezione può variare da asintomatica a malattia fulminante e fatale, secondo il numero di larve ingerite. I sintomi durante l'invasione iniziale sono nausea, vomito, diarrea e febbre. Nella fase di diffusione del parassita ai tessuti possono aversi manifestazioni reumatiche, ulcerazione dei muscoli ed edema delle palpebre superiori, talvolta seguiti da emorragie subcongiuntivali, sublinguali e retiniche, dolore e fotofobia. Sete, sudorazione abbondante, brividi di freddo, debolezza, prostrazione ed eosinofilia in rapida crescita possono seguire poco dopo i sintomi oculari.

Postumi
Dopo 3-6 settimane possono comparire complicazioni cardiache e neurologiche; nei casi gravi l'insufficienza miocardica può portare alla morte.

Durata
Da 2 settimane a 3 mesi.

Serbatoio/sorgente
Suini, cani, gatti, ratti, cavalli e altri animali tipici dell'ambiente domestico dell'uomo.

Meccanismo di trasmissione e alimenti coinvolti
Ingestione di carne cruda o parzialmente cotta (suino, cavallo) contenente le larve incistate. Gli alimenti interessati sono la carne suina, la carne di cavallo, di cinghiale e la selvaggina.

Misure di controllo specifiche
A livello industriale: irradiazione, congelamento, riscaldamento, salagione delle carni; buone pratiche igieniche nel corso della produzione e della trasformazione.
A livello di struttura di preparazione degli alimenti/domestico: cottura completa, congelamento (-15 °C per 30 giorni) della carne. I cacciatori dovrebbero cuocere tutta la selvaggina completamente.

Diffusione
Cosmopolita, in misura predominante nei Paesi dove vengono consumate carne di maiale e selvaggina. Incidenza da + a ++ nelle aree a prevalenza elevata.

Le altre sezioni di Alimenti

TORNA SU