FUNGHI

Il controllo micologico dei funghi - Ispettorati micologici

Ogni anno in Italia si verificano numerosi episodi di intossicazione da consumo di funghi epigei.

Questo è uno dei principali motivi per cui sono nati, all’interno dell’AUSL, gli Ispettorati Micologici.

Sono passati 25 anni da quando la Regione Emilia-Romagna, in ottemperanza alla Legge n° 352 del 23/08/1993 e al DPR n° 376 del 14/07/1995, ha istituito nell’ambito delle aziende USL, gli Ispettorati Micologici per il controllo micologico pubblico.

La Legge n° 352/93 e s.m.i, oltre a fissare norme quadro in materia di raccolta e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati, ha demandato alle Regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano l’organizzazione e il controllo relativamente alla raccolta, al consumo ed alla commercializzazione delle specie fungine epigee.

Successivamente ogni regione e provincia autonoma ha emanato normativa specifica sui funghi.

Con la Legge Regionale n° 6 del 02/04/1996 “DISCIPLINA DELLA RACCOLTA E DELLA COMMERCIALIZZAZIONE DEI FUNGHI EPIGEI SPONTANEI NEL TERRITORIO REGIONALE. APPLICAZIONE DELLA LEGGE 352 DEL 23 AGOSTO 1993” e s.m.i. sono stati istituiti, in Emilia-Romagna, gli Ispettorati Micologici che svolgono un servizio capillare sul territorio finalizzato alla tutela della salute pubblica e specificatamente alla prevenzione delle intossicazioni da funghi.

Il personale degli Ispettorati Micologici è altamente qualificato, avendo conseguito regolare attestato di “Ispettore Micologo” dopo aver frequentato il corso biennale previsto dal D.M. 686/96 ed è iscritto all’Albo Nazionale dei Micologi.

  • In Emilia-Romagna sono presenti n° 9 Ispettorati Micologici collocati all’interno del Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione dei Dipartimenti di Sanità Pubblica di ogni Azienda USL (col. ai Link degli Ispettorati delle Ausl).
  1. Piacenza: Ausl | Speciale Funghi
  2. Parma: AUSL | Azienda | Le attività degli Ispettorati Micologici a Parma e provincia
  3. Reggio Emilia: Ispettorato Micologico | AUSL.RE.IT
  4. Modena: https://www.ausl.mo.it/funghi
  5. Bologna: Ispettorato micologico — AUSL di Bologna
  6. Imola: https://www.ausl.imola.bo.it - ispettorato micologico
  7. Ferrara: ISPETTORATO MICOLOGICO — AUSL Ferrara
  8. Ausl Romagna: Dipartimento Sanità Pubblica (auslromagna.it)
  9. Arpae Centro micologico regionale

    Le funzioni principali degli Ispettorati Micologici sono declinate nella Determinazione Regionale n° 1227 del 15/02/2013

A) Controllo dei funghi freschi spontanei destinati al consumo diretto (SERVIZIO GRATUITO)
La commestibilità di un fungo può essere stabilita solo dopo una corretta identificazione, pertanto è necessario rivolgersi a personale qualificato: ispettori micologi che operano presso gli ispettorati micologici.
È importante portare tutti gli esemplari raccolti, il “campione” non è sufficiente.
I funghi devono essere:
- sani e in buono stato di conservazione
- freschi (non congelati, secchi o cotti)
- raccolti interi in buono stato di conservazione (non devono essere “grattati” e non ne deve essere asportato il gambo o parte di esso), e come tali conservati fino alla verifica da parte del micologo
- trasportati in contenitori rigidi ed aerati per migliorarne la conservabilità
- conservati al fresco (meglio in frigo)
L'ispettore micologo rilascerà all'utente un attestato di controllo funghi freschi epigei destinati al consumo

B) Certificazione di commestibilità dei funghi freschi spontanei destinati alla vendita al dettaglio e/o alla somministrazione (SERVIZIO GRATUITO)
Il negoziante/esercente per poter vendere funghi freschi spontanei e porcini (B edulis e rel gruppo) secchi allo stato sfuso deve presentare una Segnalazione Certificata Inizio Attività (SCIA) e deve essere in possesso dell'attestato di idoneità alla vendita. (consulta la pagina delle singole AUSL)
La vendita deve avvenire in sede fissa, non è consentita in forma itinerante e i funghi devono essere certificati da Micologi privati o dell'Ausl ma iscritti nel registro nazionale dei micologi.
A seguito del controllo viene rilasciato al commerciante un certificato riportante la data del controllo, il quantitativo in kg, nome, genere e specie e firma del micologo certificatore.
Per quanto riguarda le modalità operative del controllo consulta la pagina delle singole AUSL.
Non tutte le specie fungine, anche se commestibili, possono essere commercializzate, sono vendibili solo le specie presenti nell’allegato 1 della LEGGE REGIONALE 2 aprile 1996, n. 6 e nella Deliberazione del consiglio regionale 22 gennaio 1998, n.822.
La certificazione al dettaglio e alla somministrazione è gratuita, all'ingrosso è a pagamento presso le AUSL secondo tariffario regionale.
Il ristoratore o il titolare di esercizi analoghi (pizzerie, gastronomie ecc) che intende cucinare, e somministrare o vendere preparazioni a base di funghi spontanei non confezionati non ha l'obbligo dell'attestato di idoneità al riconoscimento, ma i funghi devono essere certificati.
I funghi devono essere:
- freschi (non congelati, secchi o cotti)
- raccolti interi in buono stato di conservazione (non devono essere “grattati” e non ne deve essere asportato il gambo o parte di esso), deve essere eliminato il terriccio, foglie e corpi estranei
- trasportati in contenitori rigidi ed aerati per migliorarne la conservabilità, disposti in un unico strato e separati per specie fungina
- ogni contenitore verrà identificato da un cartellino riportante la data, il quantitativo, genere e specie dei funghi, eventuali istruzioni per il consumo e firma dell’ispettore micologo - ogni cassetta dovrà contenere una sola specie fungina
- conservati al fresco (meglio in frigo)

C. Commissioni di esame previste dall’art. 15 della L.R. 6/96, così come modificata dalla L.R. 15/2011 – Rilascio attestato idoneità alla vendita

D. Supporto alle strutture ospedaliere e sanitarie – Intossicazione da funghi
Il Centro Micologico Regionale di Arpae funge da supporto agli Ispettorati Micologici dell’intero territorio regionale nei casi di sospetta intossicazione alimentare da funghi.
Il materiale inviato può essere costituito da:
- residui di funghi utilizzati;
- avanzi dei funghi consumati;
- frammenti di funghi emessi con vomito spontaneo o provocato residui di lavanda gastrica.
Il Micologo del Centro Micologico Arpae, esaminato il materiale recapitato, provvede a comunicare gli esiti delle indagini al personale medico della struttura ospedaliera o all'Ispettorato Micologico che ne hanno fatto richiesta.
https://www.arpae.it/it/attivita-e-servizi/laboratori-multisito-e-attivi...

E. Vigilanza sulla raccolta, commercializzazione e condizionamento dei funghi spontanei

F. Controllo e certificazione morfo-botanica dei funghi freschi, secchi, congelati e condizionati in vincolo sanitario

G. Analisi morfo-botanica con refertazione su campioni ufficiali di funghi freschi, secchi, congelati e condizionati

H. Educazione alla salute e promozione di corsi didattici, convegni e di iniziative culturali e scientifiche

I. Consulenza tecnico-scientifica ai Comuni, alle Province, agli Enti Parco, altri Enti Pubblici e soggetti interessati

J. Collaborazione con altre Aziende UU.SS.LL.

K. Docenza a corsi organizzati da Enti diversi

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